L Brands torna a crescere in Borsa dopo un primo trimestre 2019 migliore del previsto
Dal 24 maggio 2018, quando il suo valore si attestava a 35,22 dollari a Wall Street, il titolo L Brands aveva iniziato una lunga discesa che l’ha portato nel giro di un anno a quota 21,50 dollari, lo scorso 22 maggio. Ma l’annuncio dei risultati del primo trimestre 2019 sembra aver rassicurato i mercati, con un ritorno alla crescita dell’azione che si è attestata a 24,26 dollari alla chiusura della Borsa il 23 maggio.
La società basata a Columbus (Ohio) ha dichiarato un giro d’affari di 2,629 miliardi di dollari (2,351 miliardi di euro) per il trimestre chiuso lo scorso 4 maggio, contro i 2,626 miliardi di dollari (2,348 miliardi di euro) di un anno prima; le stime degli analisti erano intorno a 2,56 miliardi.
Le vendite trimestrali del gruppo a cui fanno capo Victoria's Secret e Bath & Body Work sono rimaste stabili a dati comparabili, grazie alla progressione del secondo (+13%) che ha compensato la flessione del 5% registrata da Victoria's Secret.
L’utile netto è però sceso da 47,5 milioni di dollari (42,5 milioni di euro) a 40,3 milioni di dollari (36 milioni di euro). L Brands ha dichiarato di aver chiuso 35 negozi di Victoria’s Secret e di averne aperto uno nel corso del trimestre.
Le vendite di Victoria's Secret sono fortemente calate nel corso degli ultimi due anni, con il brand che si è visto sottrarre quote di mercato dai concorrenti, come Aerie. Recentemente, la griffe ha rilanciato la sua linea di costumi da bagno, disponibile esclusivamente sulla piattaforma e-commerce del marchio, che era stata chiusa nel 2016 per concentrarsi sul core business, la lingerie; decisione che era costata all’azienda circa 500 milioni di dollari all’anno.
La società ha annunciato a inizio mese che metterà fine alla sua tradizionale sfilata televisiva, spesso oggetto di numerose critiche e per la quale è stata accusata di essere sessista e di non essere connessa con le attuali preoccupazioni etiche.
L Brands ha aggiornato le sue previsioni per il 2019: l’utile per azione dovrebbe attestarsi tra 2,30 e 2,60 dollari, contro i 2,20 e 2,60 delle precedenti stime. Secondo il gruppo americano, l’utile per azione del secondo trimestre dovrebbe calare tra 0,15 e 0,20 dollari.
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