L'Accademia Italiana s'ispira alla maison Gattinoni

Ci sono gli abiti realizzati con la carta merlettata utilizzata per confezionare i sottotorta, le voluminose camicie della collezione Orlando, i caftani stampati con il volto di Anna Magnani: sono le creazioni che 20 studenti dell'Accademia Italiana di Arte, Moda e Design di Roma, coordinati da Stefano Dominella, presidente di Gattinoni, hanno realizzato per la mostra ispirata alla moda della maison romana in programma nella sede romana della scuola dal 29 maggio al 25 luglio.

"Sono orgoglioso di questo lavoro - spiega Dominella alla vigilia della vernice - perchè i miei studenti dei corsi fashion, gioiello e interior designer si sono impegnati per sei mesi, utilizzando materiali poveri con risultati finali straordinari.

Lo spunto lo hanno preso dai capi più emblematici dallo stile Gattinoni, dalle 'Gattinonate', ma anche dai gioielli che sono stati realizzati da Gianni de Benedittis by futuroRemoto per le sfilate per i quali hanno utilizzato perfino le ciglia finte metallizzate. Tutto il lavoro è stato diviso in quattro decenni a partire dagli anni '50".

Appartengono a questo periodo le creazioni ispirate agli abiti realizzati dalla fondatrice della maison Fernanda Gattinoni per le donne simbolo della Dolce Vita e per le dive, Lana Turner, Ingrid Bergman, Lucia Bosé, Ava Gardner, Kim Novak, Liz Taylor. Gli anni '60 sono quelli degli abiti dalla Linea Impero per Audrey Hepburn in Guerra e pace. Per Anna Magnani crea un intero guardaroba personale.

Negli anni '80 Raniero Gattinoni rinnova l'atelier assieme a Stefano Dominella, con cui lancia il pret-à-porter. Negli anni '90 il direttore artistico è Guillermo Mariotto, con il suo stile dinamico.