27 ott 2020
Kristina Ti lancia una serie di nuovi progetti per reagire all'era covid
27 ott 2020
Nonostante le difficoltà di un periodo difficile per tutti, Kristina Ti non si ferma. Il brand di womenswear fondato dalla designer torinese Cristina Tardito sta infatti lanciando una serie di nuove iniziative, a partire da un progetto fotografico che rompe gli schemi delle tradizionali immagini di moda.

KTI Reality, questo il titolo del progetto fotografico che sostituisce il tradizionale “catalogo”, è nato da un casting digitale nel mese d’agosto, dal quale sono stati selezionati otto volti femminili. Gli scatti sono stati affidati al ritrattista Steve Panarini, noto per i suoi toni drammatici. Un incontro, dunque, tra la sensualità e la delicatezza dei capi del brand e le immagini forti e piene di energia di Panarini, che ha immortalato otto donne normali, scegliendo per ognuna una location diversa (la metropolitana, un bosco, un casa, ecc) e realizzando per ciascuna di loro dieci scatti attraverso i quali le protagoniste si sono raccontate, indossando i capi del brand.
“Il periodo che abbiamo vissuto ha messo tutti duramente alla prova. Ci siamo rimboccati le maniche, era l’unica alternativa, andare avanti con buon senso. Io ho 50 dipendenti, che vanno tutelati”, ha spiegato a FashionNetwork.com Cristina Tardito. “Se il Governo ci desse alternative saremmo i primi ad adottarle, ma non è così, quindi bisogna stringere i denti, reinventarsi. Io sto provando a farlo, con grande fatica ma anche con molta voglia di reagire. C’è troppa paura, che blocca, paralizza a livello psicologico. È sbagliato rinchiudersi nel nulla e nelle privazioni. La mia scelta è stata fatta tantissimi anni fa, quando volli entrare nell’azienda di famiglia e mettermi in gioco e continuo a mettermi in gioco ogni giorno. La crisi mi sta dando un’energia incredibile perché mi sento un capitano di una barca in piena tempesta".

E quindi durante il lockdown la designer ha deciso di produrre mascherine colorate, in linea con lo stile del suo marchio, che potessero portare un po’ di allegria, per quanto possibile, in un momento così cupo. “Io sono nata con la lingerie per cui sono portata a lavorare con pochi centimetri di tessuto”, precisa Cristina Tardito. “Abbiamo venduto online mascherine per un valore di 150.000 euro, realizzate in un jersey filtrante molto confortevole (gli elastici sono quelli della lingerie, quindi non fanno male alle orecchie), con le stesse capacità protettive delle mascherine lavabili e con un tocco di femminilità”.
Con la riapertura delle attività commerciali, la stilista ha deciso di dedicarsi a progetti snelli, da realizzare in poco tempo, come la capsule collection di lingerie presentata il 27 e il 28 ottobre a Milano, presso il Raw di corso Magenta. “Uno dei fattori più pericolosi di questo periodo è l’isolamento. Oggi durante la presentazione di questa capsule ho visto un pubblico che vuole reagire e non vuole farsi chiudere in casa, persone reattive, positive. Perché il problema è la chiusura dell’anima”, spiega la designer. Un evento analogo sarà organizzato a Torino, città natale di Cristina Tardito, che vuole anche offrire alle proprie clienti la possibilità di essere protagoniste di un ritratto, indossando gli abiti che hanno deciso di acquistare, realizzato da Steve Panariti.

La capsule di lingerie si compone di capi dai dettagli molto curati: slip, reggiseno, blusa e pantalone da notte in una stampa floreale multicolor su base nera, con passamaneria color crema; culotte e reggiseni in crêpe de chine, neri, fucsia e verdone; un completo nero e uno bianco, sempre in crêpe de chine.
Tra gli altri progetti del brand, un pop up store aperto a Courmayeur tra luglio e settembre che proponeva capi vintage del marchio, modelli unici di collezioni passate, ma sempre attuali, venduti a prezzi più accessibili. “Inaspettatamente, i nostri negozi hanno registrato nel mese di agosto una crescita del 2%; questo perché ho deciso di non fare saldi sui nostri capi, tutti realizzati in Piemonte con tessuti preziosi”, conclude Cristina Tardito. “Purtroppo a fine ottobre dovremo chiudere il nostro punto vendita di Roma, a causa dell’affitto troppo elevato, che non è stato abbassato nonostante il periodo. Mi spiace molto, ma sono decisioni che vanno prese in situazioni di emergenza; preferisco concentrarmi sugli altri quattro store, che stanno dando segnali positivi”.
L’azienda ha chiuso il 2019 con un fatturato di 6,5 milioni di euro, in salita del 5%, e spera di concludere il 2020 con un sostanziale break even, grazie all’attività conto terzi che sta andando molto bene, agli ottimi risultati messi a segno con l'e-commerce e alle varie iniziative del brand Kristina Ti.
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