Kris Van Assche svela i suoi primi look (e il nuovo logo) per Berluti
La maison Berluti ha svelato i primi look disegnati dal suo nuovo direttore creativo Kris Van Assche: il designer belga offre allo storico marchio parigino una svolta stilistica - e un nuovo logo.
Il nuovo simbolo riflette uno stato d'animo più audace, più sportivo e più industriale, e si legge, dall’alto al basso: "1895 Berluti Paris" – a sostituire la vecchia veste tipografica, molto più fine: "Berluti Paris Bottier depuis 1895", che faceva riferimento alle origini della casa di moda.
Un mood più sportivo che è coerente con il lavoro svolto da Kris Van Assche nel suo precedente incarico per Dior Homme, occupato per 11 anni. Lo stilista belga aveva svelato il logo in una prima campagna pubblicitaria in giugno, prima di apparire in una felpa blu notte che esibiva il nuovo stemma durante la sfilata del suo connazionale Dries Van Noten, il mese scorso a Parigi.
Kris Van Assche, che ha preso il timone stilistico di Berluti lo scorso aprile, non era presente lunedì, alla presentazione della sua pre-collezione Primavera-Estate 2019. Lo stilista debutterà veramente per Berluti durante la prossima stagione maschile, a Parigi in gennaio. In un comunicato, la maison descrive così il suo evento: un “prologo... che stabilisce l'essenza di un guardaroba maschile contemporaneo, un piano per il futuro”.
Tuttavia, migliaia di turisti hanno potuto vedere il nuovo logo, attaccato ai padiglioni Prouvé all'ingresso delle Tuileries, su place de la Concorde. Concepite dalla leggenda del design Jean Prouvé negli anni ’50 del Novecento, queste strutture, composte da un insieme prefabbricato di tavole di pino, da alluminio fuso e da travi in ferro battuto rosso, sono state inizialmente progettate per ospitare una scuola elementare a Clermont Ferrand. Decine di turisti cinesi hanno potuto dare un'occhiata all’interno, potendo cogliere un’anteprima del nuovo mood che ora domina Berluti.
Kris Van Assche si è concentrato sullo Scritto, un carattere manoscritto del XVIII secolo usato molte volte sulle borse di pelle di Berluti, creando dei resistenti bomber blu come il mare, delle camicie di seta, o anche degli smoking di raso bianco. Onnipresente anche la caratteristica patina di Berluti, ispirata alle sue famose calzature, che leggenda vuole si lucidino meglio utilizzando lo champagne e strofinandole con lino veneziano.
Ma laddove i suoi predecessori Alessandro Sartori e Haider Ackermann si erano accontentati di colori classici, Kris Van Assche osa allontanarsi nettamente da loro utilizzando il rosso fluorescente e il blu elettrico. Lo stilista originario del Belgio taglia incredibili giacche di lana a due bottoni e un superbo cappotto double face, degno dell’alta moda, seguendo le linee di una silhouette più rigorosa, con cuciture a contrasto nelle finiture esterne su alcuni capi. Ma non abbiamo più visto i risvolti in pelle scamosciata che Alessandro Sartori aveva fatto diventare la sua firma, nella sua permanenza da Berluti.
Altri pezzi notevoli: imponenti sneakers, e i mocassini “Andy” (chiamati così in onore di Warhol) transformati in creepers, con una suola ancora più spessa. E poi un pantalone da motociclista in pelle nera, con bordi bianchi sporgenti dalle cuciture; e delle borse da viaggio ancora di pelle nera, con teschi in pelle patinata. Insomma, uno stile un po’ più folle e bizzarro di quello dei suoi predecessori.
Il lookbook è stato fotografato nello stabilimento Berluti di Ferrara nel luglio 2018 da Alessio Borsoni.
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