La catena statunitense di grandi magazzini Kohl's ha abbassato le proprie previsioni per l'intero anno, danneggiata da sconti più importanti e da costi più elevati, in un contesto di calo della domanda di vestiti e scarpe per colpa dell'inflazione galoppante.

L'inflazione, ai massimi degli ultimi decenni, ha smorzato gli acquisti di abbigliamento, scarpe e altri articoli non essenziali, facendo aumentare le scorte invendute.

“Il 2022 si è rivelato più impegnativo del previsto”, ha infatti dichiarato la CEO di Kohl’s, Michelle Gass, in un comunicato.

Pubblicità

Il ritorno negli uffici e la ripresa delle uscite per svago delle persone - elementi combinatisi con la resilienza dei consumatori ad alto reddito - hanno incrementato le vendite di abbigliamento "elegante" e di fascia alta, mentre invece Kohl's, che predilige uno stile più casual e si rivolge a persone a basso reddito, è stato più colpito dalla situazione.

La catena americana ora prevede che le sue vendite nette nel 2022 diminuiranno del 5-6%, mentre in precedenza stimava una crescita compresa tra lo 0% e l'1%.

Kohl’s punta ora ad un utile per azione compreso tra 2,80 dollari e 3,20 dollari per il 2022, in calo rispetto a una precedente previsione che andava da 6,45 dollari a 6,85 dollari. Secondo i dati di Refinitiv, gli analisti prevedono in media un utile di 4,06 dollari per azione.
 
Inoltre, i ricavi del secondo trimestre di Kohl sono diminuiti dell'8,5%, a 3,86 miliardi di dollari.
 
Anche altri rivenditori al dettaglio statunitensi, come Target e Best Buy, hanno abbassato le loro previsioni di redditività nelle ultime settimane.