30 dic 2015
Kiton si lancia sul portale cinese Secoo
30 dic 2015
Il gruppo napoletano di abbigliamento sartoriale maschile Kiton ha stipulato un accordo con la piattaforma cinese di prodotti e servizi di lusso Secoo per lanciare le proprie collezioni su questo sito di e-commerce. Inoltre, le due aziende lavoreranno insieme per diversificare il business del marchio partenopeo in Cina, si legge in una nota.
Kiton, che continua ad offrire abbigliamento maschile di alto livello fatto a mano con una produzione limitata a non più di 20.000 abiti all'anno, ha sede in Via Pontaccio, a Milano, in un immobile di 4.000 mq. che fu sede della maison Gianfranco Ferré. Un investimento stimato in circa 28 milioni di euro. "Sebbene i prodotti di Kiton vengano venduti a un prezzo molto elevato, non possiamo semplicemente definirli prodotti di lusso", ha detto Antonio De Matteis, il CEO di Kiton. "Noi non creiamo prodotti di lusso, la nostra premura è la qualità".
Secoo è il più grande marketplace transfrontaliero di e-commerce per beni e servizi di lusso in Cina. La piattaforma a sportello unico può vantare oltre 9 milioni di membri e possiede anche alcuni negozi offline transnazionali che offrono un'esperienza concreta al cliente, oltre a diversi centri di affiliazione ed assistenza globali, a Pechino, Shanghai, Chengdu, Hong Kong, Milano, New York e Tokyo.
Kiton è il brand della CiPa-Ciro Paone S.p.A., fondata 37 anni fa ad Arzano (NA) da Ciro Paone, oggi presidente 82enne il quale, sebbene costretto su una sedia a rotelle, continua a presentarsi ogni giorno a lavorare in società. Azienda orgogliosamente familiare, con nella compagine manageriale le due figlie e due nipoti di Paone (uno dei quali è proprio l'AD De Matteis, che ha in azienda i due figli), Kiton ha 780 dipendenti e controlla 50 negozi monomarca in 15 Paesi.
Kiton ha chiuso il 2014 con un fatturato di 107 milioni di euro, +7% sull'anno precedente. L'85% della produzione viene venduta all'estero (il 22% negli Stati Uniti) e solo il 15% resta in Italia. Il marchio è distribuito dall'Europa ai Paesi arabi, dalla Corea al Giappone. Kiton compra i suoi filati in Australia, Nuova Zelanda e Mongolia. La sua linea sportiva è realizzata a Parma dalla Wonderland, ma la CiPa collabora anche con il Maglificio Svevo di Fidenza e con il lanificio Carlo Barbera di Biella, comprato sei anni fa, formando così una catena verticale che garantisce un magazzino sempre fornito.
Macao, Shenzen, Zurigo, San Francisco, Houston, il suo primo shop-in-shop interamente di abbigliamento donna a Mosca, dei corner da Isetan in Giappone e da Neiman Marcus negli USA, sono le ultime aperture realizzate dal brand nel corso del 2015, ma in una recente intervista a “Repubblica.it” Paone ha affermato di star pensando anche a una futura diffusione in Africa, soprattutto nelle nazioni di maggiori dimensioni del continente, come Nigeria, Congo e Sudafrica.
Barbara Santamaria e Gianluca Bolelli
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