23 dic 2013
Kiton mette il turbo
23 dic 2013
Kiton si appresta a chiudere il 2013 con 100 milioni di euro segnando una crescita del 10% rispetto al 2012. La griffe partenopea, specializzata nel menswear alto di gamma, accelera l’espansione con progetti importanti. Il prossimo 12 gennaio inaugurerà durante la Fashion Week dedicata alla moda Uomo la nuova sede milanese nello storico palazzo di Gianfranco Ferré di Via Pontaccio, acquistato da poco per 28 milioni di euro.
“Cercavamo da molto tempo uno spazio a Milano, perché è una delle capitali mondiali della moda e della finanza. Quest’operazione è stata fortemente voluta dal nostro Presidente Ciro Paone. Si tratta di un investimento strategico per il futuro dell’azienda in termini d’immagine e per accelerare l’internazionalizzazione del marchio”, spiega Antonio De Matteis, amministratore delegato di Kiton.
Lo spazio di oltre 4.000 m2 accoglierà lo showroom del marchio, che si trasferirà da Via Turati in Via Pontaccio, e gli uffici delle pubbliche relazioni e della comunicazione, operativi per ora nella sede del marchio ad Arzano, vicino a Napoli. A fine 2014 è prevista inoltre l’apertura, al piano terra, della seconda boutique Kiton milanese, dopo l’apertura nel 2011 del negozio di Via Gesù.
Nell’attesa di questo nuovo prestigioso punto vendita, l’azienda ha programmato l'apertura di due nuovi negozi nella prima metà del 2014: a Barcellona e a Vienna. Le due boutique andranno ad aggiungersi ai 54 negozi monomarca di Kiton nel mondo. La griffe è distribuita anche attraverso 200 punti vendita multimarca, e realizza l’82% delle vendite all’estero e il 18% in Italia.
Il primo mercato è rappresentato dagli Stati Uniti, con il 22-23% del totale delle vendite. In questo mercato Kiton è distribuito nei principali department store e presso tre boutique monomarca a New York, Miami e Las Vegas. Con 4 boutique situate a Milano, Roma, Venezia e Capri, l’Italia è il secondo mercato, seguito dalla Cina e dalla Russia. In Germania, Kiton conta 4 negozi, e in Francia due, a Parigi in rue Marbeuf e a Cannes.
L’azienda Cipa è stata fondata nel 1965 da Ciro Paone. L’imprenditore commercializzava tessuti per i grossisti ed ebbe l’idea di raggruppare una ventina dei suoi clienti sarti per iniziare una piccola produzione di abiti maschili. “Era un’idea lungimirante per l’epoca, poiché in seguito la professione sarebbe praticamente sparita”, sottolinea De Matteis. Nel 1968, Cipa si trasforma, adottando il nome più internazionale “Kiton”. All’estero il nome Cipa faceva pensare a “cheap”. Un concetto che poco si addiceva al marchio di abiti più cari al mondo!
Kiton si distingue, in effetti, per la sua tradizione sartoriale napoletana con abiti di altissima qualità interamente realizzati a mano in Italia. Per salvaguardare questo know-how è stata creata nel 1998 la "Scuola per sarti Kiton", che forma le nuove generazioni. Oltre allo stabilimento di Arzano, in cui lavorano 350 sarte, Kiton detiene altri tre stabilimenti: uno a Parma, che realizza la linea sportiva, un maglificio a Fidenza, e il Lanificio Carlo Barbera di Biella, che fornisce i tessuti all’azienda.
Dieci anni fa è stata lanciata la linea per Donna, che rappresenta oggi il 10% delle vendite.
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