6 set 2019
Kiabi vuole diventare 100% sostenibile entro il 2030
6 set 2019
Kiabi è sempre più impegnato in ottica sostenibilità. Il player francese del fast fashion ha annunciato obiettivi ambiziosi in tal senso: entro la fine dell’anno, infatti, il brand moltiplicherà per 8 il volume dei prodotti eco-progettati rispetto al 2018. Inoltre, entro 5 anni l'offerta sostenibile rappresenterà il 70% delle collezioni, con l’obiettivo di raggiungere il 100% entro il 2030.
Numerosi sono i progetti portati avanti dalla società per raggiungere tale traguardo. A marzo di quest’anno, ad esempio, Kiabi ha firmato un accordo con BCI (Better Cotton Initiative) per sostituire tutto il cotone utilizzato nelle sue produzioni con cotone più sostenibile entro 7 anni; già oltre 10 milioni di pezzi sono stati disegnati in cotone organico o in maggioranza biologica per l’estate 2019. Inoltre, per le collezioni del 2020 il 100% dei jeans da uomo e da donna sarà lavato con il laser, risparmiando 10 litri di acqua e 22 grammi di sostanze chimiche per prodotto.
L’insegna mira anche a ridurre la sua impronta di carbonio attraverso l’ottimizzazione delle consegne, con un risparmio di emissioni riferite a -10.000 km al giorno e di -1.2 giri del mondo a settimana; aumenteranno inoltre i trasporti via mare e treno, che passeranno dal 18% nel 2018 al 40% nel 2019.
Kiabi, che conta 514 negozi in tutto il mondo, pone grande attenzione anche all'impatto energetico dei suoi punti vendita: nel 2018, in Francia e in Spagna, l'illuminazione a led del nuovo store concept ha ridotto il consumo di energia del 30% rispetto al 2011.
Fondato nel 1978 nel nord della Francia, Kiabi ha registrato nel 2018 un fatturato di 1,9 miliardi di euro, in crescita del 2,1%. Entro il 2021 la società punta a raggiungere i 700 store e i 4 miliardi di euro di giro d’affari. Il primo negozio Kiabi in Italia è stato aperto nel 1996 a Milano.
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