Kiabi implementa il second hand online e nel suo network europeo
Dopo la fase di sperimentazione, Kiabi si schiera sul fronte dei vestiti d’occasione. L’insegna francese di moda per famiglie aveva debuttato in questa nicchia di mercato nell'estate del 2020 con l'apertura di spazi dedicati all'abbigliamento di seconda mano in sei negozi francesi. Nel 2021 completa il sistema dandogli una dimensione web, pubblicando online una piattaforma di rivendita di capi usati tra privati. E sta accelerando anche l'apertura di nuovi corner su scala europea.

Infatti, 25 nuovi corner Kiabi verranno inaugurati lungo tutto il 2021 in Francia, Spagna, Italia e Belgio. Gli acquisti di seconda mano effettuati nei negozi dai clienti Kiabi verranno ora gratificati con l’istituzione di una cassa: “Questo contatore si riempie man mano che vengono effettuati gli acquisti”, indica il marchio. Per ogni chilo di abbigliamento acquistato (equivalente a 5 capi), il cliente riceve un buono di 5 euro, in modo da premiarlo per il suo gesto eco-responsabile”.
Questa particolarità - non comune - di premiare l'acquirente dei capi di seconda mano, e non solo il venditore, si riflette anche nella piattaforma web lanciata di recente. Alla persona che effettua un ordine su questo sito viene offerto il 20% dell'importo della transazione in buoni acquisto Kiabi. Ovvero la stessa percentuale di sconto del venditore, che può ottenere un buono dopo aver effettuato una vendita. È anche possibile il versamento su un conto bancario e il costo dell'invio (gestito da Mondial Relay) è fissato a 3,20 euro a pacco.
Sia online che nei corner, il marchio transalpino accetta capi di abbigliamento di tutte le marche, purché in buone condizioni. “Con il sito Seconde Main by Kiabi stiamo ora rispondendo a una domanda crescente mturata presso i nostri clienti francesi che intendono dare una seconda vita ai loro vestiti preferiti e guadagnare potere d'acquisto”, commenta Estelle Urbain, responsabile "shopping into the future" di Kiabi.

Se i consumatori non vogliono vendere i propri vestiti usati sulla piattaforma, comunque Kiabi propone loro di venire a recuperare in negozio una "Kiabi bag" per riempirla e depositarla in un punto di raccolta Mondial Relay dopo averla registrata sull'app o sul sito dedicato. Viene concesso un buono di 5 euro. Durante l'anno la borsa in questione potrà anche essere ordinata direttamente sul web.
La catena appartenente alla famiglia Mulliez, che ha generato 2 miliardi di euro di vendite nel 2019, si preparerebbe anche ad arrivare, sotto forma di shop-in-shop, all'interno degli ipermercati Auchan. Il distributore alimentare ha già accolto altri marchi della galassia di questa potente famiglia francese, come Decathlon o Boulanger.
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