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AFP
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Kering: vendite cresciute di oltre il 15% nel 2015

Di
AFP
Pubblicato il
21 feb 2016

Le vendite e l'utile netto di Kering sono entrambi cresciuti nel 2015 e il marchio principale del gruppo, Gucci, ha finito l'esercizio tornando a crescere. Il gruppo di prodotti di lusso e di abbigliamento sportivo intende "continuare la sua traiettoria di crescita" nel 2016 e oltre.

Gucci - autunno-inverno 2016/17 - © PixelFormula


Nel corso di un esercizio caratterizzato da "un contesto macroeconomico e geopolitico più complesso", Kering ha visto crescere la sua quota di utile netto di gruppo del 31,6% nel 2015, a 696 milioni di euro, riferisce un comunicato.

Le vendite annue del gruppo di François-Henri Pinault sono arrivate a 11,6 miliardi di euro, +15,4% a dati pubblicati.

Tale fatturato è leggermente superiore alla cifra prevista dal fornitore di dati finanziari Factset, che puntava su 11,44 miliardi di euro.

"A dati comparabili, il fatturato cresce del 4,6%. Si tratta della migliore performance del gruppo negli ultimi tre anni, e questa dinamica si riflette in particolare sulle prestazioni del quarto trimestre, con un incremento di fatturato dell'8% in comparabile", ha sottolineato il direttore finanziario, Jean-Marc Duplaix.

Questi ha puntualizzato come la divisione 'Lusso' del gruppo (+4,1%) sia stata "trascinata dalle ottime vendite ottenute nella propria rete di negozi, soprattutto in Europa Occidentale e in Giappone".

L'utile operativo di Kering (che possiede una ventina di marchi, tra i quali Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Boucheron e Puma) si mostra invece in leggera diminuzione dell'1%, a 1,64 miliardi di euro.

"I risultati 2015 di Kering sono solidi, trainati dal dinamismo delle vendite e dal miglioramento delle performance operative nel secondo semestre", ha riassunto François-Henri Pinault, citato nel comunicato, il quale stima che il gruppo "abbia tutte le carte in regola per sfruttare la forza dei suoi marchi e massimizzare la creazione di valore in una prospettiva di lungo termine".

"Presteremo particolare attenzione alla ripartizione delle risorse e dei capitali, per aumentare la redditività. Ho fiducia nel lavoro dei nostri team creativi e nell'impegno di tutti i nostri collaboratori per proseguire la nostra traiettoria di crescita nel 2016 e nel corso del tempo", ha sottolineato il PDG.

Gucci, principale fonte di profitti del gruppo francese, si è ripreso alla fine dell'anno, terminando l'esercizio con una crescita dello 0,4% in comparabile, dopo un esercizio caratterizzato da diversi alti e bassi, dato che le sue vendite erano calate del 7,9% nel primo trimestre, poi erano tornate in attivo nel secondo, crescendo del 4,6%, prima di contrarsi ancora in modo leggero nel terzo (-0,6%).

Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP

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