Kering starebbe discutendo della possibilità di un accordo con Moncler
Pochi giorni dopo la formalizzazione dell'accordo tra LVMH e Tiffany per oltre 14,7 miliardi di euro, l’altro colosso francese del lusso si sarebbe a sua volta posizionato per effettuare un'importante acquisizione. Questa volta non si tratta di gioielli, ma dell’universo dello sci nella sua versione di lusso. Secondo Bloomberg, Kering e Moncler hanno aperto delle trattative nella prospettiva di un accordo.

Le fonti della multinazionale americana dei mass media indicano la possibilità di una "unione" tra il gruppo diretto da François-Henri Pinault e il marchio nato nell’ambiente dello sci a Grenoble, oggi esperto di piumini d’alta gamma e basato a Milano. Bloomberg precisa che Kering non ha voluto commentare la questione e che i rappresentanti di Moncler non erano stati raggiungibili.
La valutazione di Moncler SpA, società quotata, è di circa 10 miliardi di euro. Il valore delle sue azioni è quasi quadruplicato dal suo approdo in Borsa nel 2013. Alla chiusura, mercoledì 4 dicembre, un suo titolo era quotato 38,83 euro. L’azionista di riferimento resta Remo Ruffini, che manterrebbe circa il 22,5% della società, secondo i calcoli di Bloomberg.
Il piumino d’alta gamma resta il prodotto di punta di Moncler, con un’offerta che parte attorno agli 850 euro. Ma il marchio ha sviluppato un guardaroba completo. In particolare, ha aumentato ulteriormente la sua visibilità e attrattiva presso una clientela più fashioncon il progetto Moncler Genius, con il quale ha chiamato a collaborare dei creativi di talento e ha dato un tono più impertinente all'etichetta.
Un'iniziativa che apre anche la possibilità al marchio di creare delle partnership speciali con dei grandi magazzini, come recentemente alle Galeries Lafayette Champs Elysées. E nello stesso tempo di moltiplicare le vetrine per la sua offerta più convenzionale in luoghi e percorsi turistici, come nell’arco di pochi mesi negli stessi Champs Elysées di Parigi. Recentemente Remo Ruffini ha spiegato a FashionNetwork.com che Moncler, che vanta circa 220 negozi nel mondo, puntava a svilupparsi nel travel retail, e anche in Cina, che rappresenta il 30% del proprio fatturato, annunciato a 995 milioni di euro per i primi nove mesi del 2019.
Dal punto di vista di Kering, trovare un accordo con il marchio di skiwear gli permetterebbe di guadagnare un punto d'appoggio su un terreno che oggi non raggiunge con Gucci, Bottega Veneta, Saint Laurent, Balenciaga e Alexander McQueen. In un certo senso, il gruppo di François-Henri Pinault, che si è disimpegnato da Puma l’anno passato, tornerebbe così nell’universo dello sport, ma con un approccio che sarebbe meglio corrispondente al suo portafoglio di marchi.
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