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28 lug 2021
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Kering: forte ripresa di ricavi, margini e flusso di cassa nel 1° semestre

Pubblicato il
28 lug 2021

Molto bene ha fatto nel primo semestre del 2021 il colosso francese Kering, sfruttando come un po’ tutto il settore gli allentamenti dei lockdown internazionali e le riaperture di quasi tutti i negozi. I ricavi consolidati su base comparabile hanno registrato un forte rimbalzo nella prima metà del 2021, in crescita del 54,1% rispetto alla prima metà del 2020 e dell'8,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel secondo trimestre del 2021, la crescita dei ricavi comparabili ha continuato ad accelerare, con un aumento del 95% anno su anno e dell'11,2% rispetto al secondo trimestre del 2019.

Gucci è la locomotiva di Kering - Gucci


Ma è solo l’inizio, perché nella vendita al dettaglio (compreso l'e-commerce), le vendite comparabili del secondo trimestre sono aumentate del 97,9%, trainate dal Nord America (+263%) e dall'Asia-Pacifico (+53%). Inoltre, l'utile operativo ricorrente dell’azienda transalpina è stato 2,3 volte superiore rispetto al primo semestre 2020, avvicinandosi al livello raggiunto nel primo semestre 2019. Il margine operativo ricorrente è aumentato di oltre 10 punti, fino al 27,8%, alimentato dal recupero delle performance in tutte le maison del gruppo. Il free cash flow operativo ha poi raggiunto il livello record di 2,35 miliardi di euro.
 
I ricavi totali delle griffe di Kering nella prima metà del 2021 sono stati pari a 7,7 miliardi di euro, in crescita del 48,9% a dati riportati e del 53,3% su base comparabile. La crescita rispetto alla prima metà del 2019 è stata rilevante, con ricavi comparabili in crescita del 7,7% e una marcata accelerazione nel secondo trimestre, in crescita del 10,5%.

Le vendite generate nei negozi a gestione diretta – che hanno rappresentato circa l'80% delle vendite totali delle maison nella prima metà del 2021 – sono state trainate dall'ottimo slancio in Nord America e Asia-Pacifico. Complessivamente, le vendite omogenee della rete di negozi a gestione diretta di Kering, compreso l'e-commerce, sono superiori del 60,1% rispetto al primo semestre 2020 e dell'11,2% rispetto ai primi sei mesi del 2019, anche se una media del 17% e del 13% della rete di negozi è rimasta chiusa rispettivamente nel primo e nel secondo trimestre del 2021. L'eccezionale slancio online dei brand societari è continuato, con le entrate dell'e-commerce in aumento del 78,5% su base annua. L'e-commerce ha rappresentato il 14% delle vendite al dettaglio totali nei primi sei mesi del 2021.
 
Kering “ha ripreso la sua traiettoria di crescita forte e redditizia. Tutte le nostre Maison hanno contribuito a un forte rimbalzo del fatturato totale, che ha ampiamente superato il livello del 2019, con una notevole accelerazione nel secondo trimestre”, ha ricordato infatti in un comunicato François-Henri Pinault, Presidente e CEO di Kering. “Pur tornando a una sostanziale redditività, […] stiamo accelerando il ritmo di investimenti e iniziative strategiche nelle nostre griffe, in particolare per migliorare l'esclusività e il controllo della nostra distribuzione. I nostri team stanno dimostrando la loro agilità in questo ambiente in rapida evoluzione e possediamo le risorse e la strategia giuste per continuare con successo il nostro viaggio”.
 
Nel primo semestre, i ricavi all'ingrosso sono aumentati del 29,8% anno su anno su base comparabile. Le vendite comparabili generate da questo canale sono diminuite del 4% negli ultimi due anni, riflettendo la strategia delle maison di Kering di razionalizzare le loro reti wholesale.
 
L'utile operativo ricorrente della divisione è stato pari a circa 2,3 miliardi di euro nella prima metà del 2021. Il margine operativo ricorrente è stato del 29,8%, in crescita di 9,3 punti anno su anno.

Campagna PE 2021 - Bottega Veneta


Per brand, Gucci ha registrato nel primo semestre 2021 un fatturato di 4,48 miliardi di euro (in aumento del 45,8% a dati riportati e del 50,3% su base comparabile), tornando al livello pre-pandemia. Le vendite generate nei negozi a gestione diretta, che rappresentano il 91% del fatturato totale della casa di moda fiorentina sono aumentate del 59% e del 6,3% rispettivamente rispetto ai primi sei mesi del 2020 e del 2019. Scendono solo i ricavi all'ingrosso, diminuiti del 9,6% e del 40,8% rispetto al 2019.
 
La crescita delle vendite di Gucci ha registrato un'accelerazione significativa nel secondo trimestre del 2021, con un aumento dell'86,1% su base comparabile. Le vendite generate nei negozi a gestione diretta sono aumentate del 93% nel secondo trimestre, con un aumento del 10,7% rispetto al secondo trimestre del 2019. L'utile operativo ricorrente del marchio italiano nei primi sei mesi del 2021 è stato di 1.69 miliardi di euro. Il margine operativo ricorrente è stato del 37,8%.
  
Le vendite di Yves Saint Laurent hanno di poco superato il miliardo di euro nella prima metà del 2021, in crescita del 53,5% a dati riportati e del 58,2% su base comparabile. I ricavi dei negozi a gestione diretta sono aumentati del 74,9% anno su anno e del 17,3% rispetto al 2019. Le vendite sono aumentate in tutte le regioni geografiche, in particolare in Nord America e Asia-Pacifico, riflettendo il continuo successo delle linee iconiche della maison e delle sue nuove collezioni.
 
YSL ha visto aumentare i ricavi all'ingrosso del 25,4% nel periodo, con un'ottima performance registrata nel secondo trimestre, con ricavi in ​​crescita del 118,5% su base comparabile. Nella rete dei negozi a gestione diretta le vendite sono aumentate del 26,1% rispetto allo stesso periodo del 2019. I proventi operativi ricorrenti ammontano a 275,1 milioni di euro.
 
Bottega Veneta ha invece generato ricavi per 707,6 milioni di euro nella prima metà del 2021, in crescita del 40,6% anno su anno a dati riportati e del 45% su base comparabile. Le vendite nei negozi a gestione diretta sono aumentate del 45,2% rispetto al primo semestre 2020 e del 19,2% rispetto allo stesso periodo del 2019, trainate da una crescita molto robusta in particolare in Nord America. I ricavi all'ingrosso sono aumentati del 44,6% su base annua, poiché l’azienda ha guadagnato quote di mercato nella sua rete altamente esclusiva di rivenditori di terze parti. Il reddito operativo ricorrente di BV ha superato il livello del primo semestre 2019 e il margine operativo ricorrente si è attestato al 18,3%.
 
I ricavi delle altre maison del gruppo francese hanno registrato un forte rimbalzo nella prima metà del 2021, a 1,47 miliardi di euro, in crescita del 60,5% a dati riportati e del 64,5% su base comparabile. I ricavi comparabili nel primo semestre del 2021 sono stati del 22,7% in più rispetto ai primi sei mesi del 2019. La crescita delle vendite è stata molto robusta per tutti i canali distributivi delle altre maison del gruppo, raggiungendo il 63,1% per i negozi a gestione diretta e il 66,8% per la rete wholesale.

Il 9 luglio scorso Kering ha comprato il marchio danese di occhiali Lindberg


Balenciaga e Alexander McQueen hanno offerto ancora una volta prestazioni eccezionali, così come le griffe di gioielli. I marchi di orologi e Brioni registrano rimbalzi positivi molto incoraggianti, fa sapere la società, che specifica come la crescita delle vendite delle altre maison nel secondo trimestre abbia accelerato, con un aumento del 111,3% su base comparabile e un utile operativo ricorrente di 197,3 milioni di euro.
 
Il risultato finanziario del gruppo Kering è stato negativo per 125,6 milioni di euro, in calo del 13,3% rispetto a 144,9 milioni di euro dello scorso anno. Tale totale include il costo dell'indebitamento netto, che è stato pari a 21,7 milioni di euro, inferiore del 27,7% rispetto allo stesso periodo del 2020, però il free cash flow operativo del gruppo è aumentato del 316,2% anno su anno nella prima metà del 2021, raggiungendo il record di 2,35 miliardi di euro.
 
I ricavi del segmento Corporate e altro sono aumentati del 67,3% a dati riportati e del 72,7% su base comparabile nella prima metà del 2021, alimentati dal forte slancio di Kering Eyewear (+61,8% su base comparabile). La società ha voluto rimarcare il contributo proprio della divisione di occhialeria ai ricavi consolidati del primo semestre, che è stato pari a 326,4 milioni di euro (al netto delle vendite infragruppo e delle royalties pagate alle maison), con una crescita del 62% su base comparabile e un incremento notevole soprattutto nel secondo trimestre. Tutti i brand e le aree geografiche hanno guidato la crescita della divisione, in particolare Nord America ed Europa. Kering Eyewear si è avvalsa anche dell’aggiunta delle label Chloé e Dunhill nella prima parte dell'anno e dall’acquisizione del 100% del marchio danese di occhiali di lusso Lindberg, che sarà completamente perfezionata nel 2° semestre.

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