17 feb 2021
Kering Eyewear perde il 17,6% nel 2020, ma recupera nel secondo semestre
17 feb 2021
A causa degli effetti della pandemia, nel 2020 Kering Eyewear ha registrato un fatturato totale di 487 milioni di euro nel 2020, in calo del -17,6% su base comparabile. La divisione dedicata all’occhialeria del colosso francese del lusso ha performato meglio nel secondo semestre, contenendo le perdite a -8,6%.
“Dopo una leggera decrescita dell’1,5% nel primo trimestre (dovuta al confronto con una base di comparazione molto alta, conseguenza del lancio di Balenciaga e Montblanc a inizio 2019), nel secondo trimestre il business di Kering Eyewear è stato fortemente impattato dalla chiusura dei negozi dei brand e del travel retail e dal comportamento d’acquisto prudenziale dei distributori”, spiega la società. “Le vendite si sono risollevate nella seconda parte dell’anno nonostante il contesto fosse rimasto molto incerto per il segmento, soprattutto a causa del progressivo declino degli ordini nel canale travel retail”.
L’area EMEA si è confermata il primo mercato per Kering Eyewear, seguita dalle Americhe. Il contributo alle vendite generato dall’area APAC, incluso il Giappone, si è leggermente ridotto nel 2020 a causa del forte peso del canale travel retail nella regione.
Il primo canale distributivo della società, quello di ottici, optometristi e oftalmologi, che rappresenta oltre il 50% delle vendite, si è mantenuto sostanzialmente stabile nel 2020, nonostante le difficoltà.
Tra i principali progetti portati avanti da Kering Eyewear lo scorso anno, l’ingresso nel portfolio di brand delle griffe Chloé e Dunhill e l’apertura di un flagship store sulla piattaforma TMall, con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza sul mercato cinese.
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