AFP
1 apr 2015
Kering e H&M testano un procedimento per la fabbricazione di vestiti a partire da fibre riciclate
AFP
1 apr 2015
Il gruppo di marchi di lusso e di abbigliamento sportivo Kering, casa-madre in particolare di un brand come Puma, e il gigante svedese del prêt-à-porter Hennes & Mauritz (H&M), testeranno un nuovo processo di produzione di abbigliamento a partire da fibre riciclate, messo a punto dalla start-up Worn Again. Lo hanno annunciato questo martedì le tre aziende in un comunicato congiunto.
La start-up britannica ha sviluppato "un procedimento inedito di riciclaggio chimico, da tessuto a tessuto", capace di separare ed estrarre il poliestere e il cotone dai vestiti e dai tessuti vecchi o usati.
Una volta separati, il poliestere e la cellulosa di cotone possono servire per realizzare dei nuovi tessuti, "creando così un modello circolare per le materie tessili", affermano le aziende coinvolte nel progetto.
Il processo è entrato "nella sua ultima fase di sviluppo" e sarà testato nelle catene di fornitura di Puma e H&M a partire da quest'anno, sottolineano le società.
Si tratta di "una soluzione che può sostituire il poliestere derivato dal petrolio" per fornire una nuova fonte di materie prime "a basso impatto ambientale per le fibre e i tessuti composti da cellulosa", secondo gli sviluppatori.
La metodologia permette soprattutto di aggirare uno dei principali ostacoli al riciclaggio, vale a dire la necessità di scomporre i vestiti costituiti da fibre miste, e di separare dal poliestere e dalla cellulosa i coloranti e altri agenti contaminanti.
Nel 2014, sono stati prodotti circa 65 milioni di tonnellate di filamenti di poliestere e di fibre di cotone nel mondo. Si stima che nel 2020 la domanda internazionale per queste fibre sarà di 90 milioni di tonnellate, secondo il comunicato.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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