Kering accelera sul digitale e interrompe l’alleanza con YNAP
Il gruppo francese del lusso Kering, sempre guidato dal magnate figlio d’arte François-Henri Pinault annuncia una serie di nuove iniziative per perseguire “il rafforzamento dell’omnicanalità e lo sviluppo ancora più spinto delle attività digitali delle maison”. Questi nuovi passaggi si concretizzano dopo la nomina a fine 2017 del direttore del settore digitale e del rapporto coi clienti, Grégory Boutté.
Visto che l’e-commerce è il canale distributivo che conosce la crescita più rapida (pesa per il 6% sulle vendite complessive del gruppo nella rete distributiva in proprio nel primo semestre 2018) Kering ha deciso di internalizzare le attività di commercio elettronico dei propri marchi, fino ad ora gestite attraverso la joint-venture con YNAP (Yoox Net-A-Porter). Quest’ultima era stata creata nel 2012 ed era posseduta al 51% da Kering e al 49% da Yoox, diventato YNAP nel 2015 a seguito della fusione con Net-à-Porter, e questo nuovo gigante delle vendite online è ora controllato da Richemont.
“Dopo una partnership fruttuosa di sette anni con YNAP, che ha raggiunto i propri obiettivi, queste attività di e-commerce saranno trasferite a Kering nel primo semestre 2020”, indica la società in un comunicato, precisando che “continuera a sviluppare delle partnership con piattaforme e-commerce esterne, quando ciò si rivelerà conveniente”.
“Continueremo a lavorare con YNAP dopo la transazione”, ha assicurato Grégory Boutté. Per quanto riguarda le altre partnership di gruppo in questo settore, Saint Laurent, Alexander McQueen e Balenciaga hanno stipulato accordi quest'anno con Toplife, la piattaforma di lusso di JD.com, per lanciare la loro vetrina virtuale in Cina.
Importante anche la partnership perfezionata con Apple per sviluppare diverse applicazioni per i team nei negozi in modo da migliorare l’esperienza cliente. La prima permette ai venditori degli store di accedere agli stock in tempo reale per vedere se una taglia o un colore specifico sono disponibili in negozio, o se possono essere ordinati da un altro punto vendita.
Questa app consente anche di formulare consigli personalizzati sullo stile. Estesa a due terzi dei marchi di moda e pelletteria della galassia Kering, essa è attualmente utilizzata da 6.500 venditori nel mondo ogni giorno. Il gruppo sta anche lavorando con Apple al miglioramento dell'esperienza del cliente in negozio tramite, per esempio, l’utilizzo di tecnologie avanzate durante il pagamento.
Kering ha poi creato, allo stesso scopo, dei team dedicati che utilizzano strumenti digitali centralizzati in Europa e negli Stati Uniti per Gucci, Saint Laurent e Bottega Veneta, mentre per gli altri marchi è stato implementato un servizio clienti unico gestito per loro conto da Kering.
In termini di CRM (Customer Relation Management), cioè di gestione dei rapporti coi clienti, il colosso del lusso sta testando diversi progetti pilota anche in questo caso basati sulle tecnologie della data science. Inoltre, come segnala l’azienda nel proprio comunicato, “tutte le maison di Kering hanno lanciato o stanno per lanciare dei mini-programmi WeChat, per costruire un rapporto il più vicino possibile con la loro clientela cinese e proporre del social commerce”. È in fase di creazione una squadra in Cina, chiamata “Client & Digital”, per adattare le pratiche digitali al mercato cinese e trovarvi le innovazioni più interessanti da esportare altrove.
Infine, è stato costituito un team dedicato alla data science a livello di gruppo “per utilizzare al meglio i dati disponibili e migliorare il servizio proposto ai clienti dei brand”. Sulla stessa falsariga va letta la nascita del team “Innovation du Groupe”, che deve accelerare la rivoluzione culturale dell'innovazione all'interno dell'azienda, riflettendo “su possibili scenari futuri nel campo commerciale o dello sviluppo sostenibile”.
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