8 dic 2022
Karl Lagerfeld lancia una label di denim orientata al digitale e alla Gen Z
8 dic 2022
Con la stagione Primavera-Estate 2023 debutta il marchio di denim Karl Lagerfeld Jeans. Destinata principalmente a un pubblico di consumatori della Gen Z, l’etichetta si rivolge alla prima generazione di veri nativi digitali che apprezzano individualismo e connettività, spiega l’azienda in un comunicato. Per declinare questi concetti, Karl Lagerfeld Jeans andrà a fondere esperienze online, offline e phygital, con campagne esclusive e orientate al digitale, grazie a contenuti generati dagli utenti, attivazioni sui social media e iniziative di influencer.

Intercettando il trend dello street-style, l’estetica del marchio si distingue per i dettagli delle impunture a forma di K, i diversi tagli dei denim e il blu elettrico pantone 2736 C utilizzato sui loghi delle confezioni, sui bottoni, sugli alamari e sui rivetti. Nella sua proposta, anche borse e sneaker.
“Il mondo Lagerfeld continua a espandersi e siamo entusiasti di ampliare il nostro portafoglio con il lancio di Karl Lagerfeld Jeans”, ha dichiarato Pier Paolo Righi, CEO di Karl Lagerfeld (dal 2011). “Non solo Karl portava quasi sempre un denim, ma aveva anche una visione della vita in cui voleva connettersi con le generazioni più giovani e ispirare una continua reinvenzione dell’arte e della cultura”.
Le collezioni della label Karl Lagerfeld Jeans sono state create da un nuovo team (che verrà comunque supervisionato dal direttore creativo della maison, Hun Kim), dedicato al design e al prodotto, il cui studio è stato allestito presso il quartier generale della casa di moda sull’Herengracht, il canale più elegante della città di Amsterdam.
“Karl è stato un maestro nel fondere denim cool e rock-chic con capi più eleganti”, ha dichiarato lo stesso Hun Kim. “Ha anche dimostrato che il denim non ha età e non ha genere: non importa chi sei, chiunque può indossarlo!”. Per Kim, Karl Lagerfeld Jeans è un “marchio progressista”, che “celebra la diversità attraverso nuove silhouette, nuovi trattamenti e nuovi dettagli inaspettati. Il look è creativo, autentico e disinvolto, per i trend-setter e i rule breaker che vogliono distinguersi dalla massa”.

La collezione PE 2023 ruota attorno a denim con vestibilità skinny, dritti o più morbidi, accompagnati da giacche di jeans versatili e da capi facili da abbinare. La grafica squadrata del logo, marchio di fabbrica di Karl Lagerfeld Jeans, viene proposta nel pantone blu ed è completata da tocchi stagionali a contrasto oppure arancio e lime. Le stampe sono espressive e pittoriche, ispirate all’arte moderna astratta e a motivi camouflage. Emerge infine un intenzionale equilibrio tra forme maschili e femminili, declinate in modelli fluidi studiati per il mix and match: alcune silhouette sono più aderenti, altre più ampie e morbide.
Il portafoglio del marchio Karl Lagerfeld comprende abbigliamento ready-to-wear donna, uomo e bambino, oltre a borse, piccola pelletteria, footwear, profumi, occhiali, un hotel (a Macao), un luxury village (a Marbella) e di recente anche prodotti di gioielleria. A livello creativo, Hun Kim collabora con Sébastien Jondeau, ex guardia del corpo e confidente di Lagerfeld, che è Brand Ambassador e Product Consultant del brand, e Amber Valletta, che ne è la Sustainability Ambassador. Una strategia voluta da Righi, d’accordo col couturier tedesco quand’era ancora in vita: circondarsi anche di persone fidate del suo entrourage o di amici conosciuti nel suo percorso nella moda.
Venduto in circa 120 negozi, tra diretti e in franchising, e presente anche in una serie di selezionati rivenditori multimarca, il marchio Karl Lagerfeld è diventato di proprietà, all’81% (ne possedeva già il 19%), del gruppo G-III Apparel lo scorso maggio 2022. In quell’occasione, l’azienda statunitense sborsò circa 200 milioni di euro per comprare questa quota di maggioranza. Tra i monomarca Karl Lagerfeld spiccano quelli di Parigi, Londra, Monaco di Baviera, Dubai e Shanghai, ma il brand vanta pure una solida presenza digitale in Europa, Medio Oriente e Asia, oltre al suo e-shop. Nel 2019, Karl Lagerfeld ha aderito all’iniziativa globale di sostenibilità del Fashion Pact, che intende trasformare l’industria della moda con obiettivi in tre aree: clima, biodiversità e protezione degli oceani.
Soprannominato il Kaiser (l'imperatore), lo stilista Karl Lagerfeld è morto nel 2019, all'età di 85 anni. Artefice della resurrezione di Chanel (di cui fu direttore creativo per oltre 30 anni), è anche il genio creativo che ha dato grande impulso alla visibilità di Fendi (che ha disegnato per 50 anni) e Chloé, fondando al contempo la sua maison. La sua reputazione è tale che Anna Wintour della rivista Vogue e il Metropolitan Museum of Art di New York hanno annunciato qualche settimana fa che il tema dell’annuale mostra al Costume Institute e del Met Gala del 2023 sarebbe stato “Karl Lagerfeld: A Line of Beauty”, un’esposizione dedicata al lavoro di Lagerfeld e ai suoi sessant'anni di carriera, che ne esplorerà il processo creativo, l'evoluzione del design e il suo impatto sulla moda.

Nel 2021, le vendite di Karl Lagerfeld sono aumentate del 40% rispetto al 2020 (+35% rispetto ai livelli pre-pandemia) e la società punta a una crescita annuale di circa il 20-25%. Lo ha confermato qualche mese fa lo stesso Pier Paolo Righi a FashionNetwork.com, aggiungendo che il totale di tutte le vendite al dettaglio del brand avvicina il miliardo di dollari. Ad alcune testate della stampa specializzata italiana, Pier Paolo Righi ha inoltre recentemente svelato che il marchio prossimamente intende svilupparsi in Italia e Spagna, con flagship a Milano e Madrid in pipeline per il 2023 una volta trovate le location giuste, aggiungendo che l’azienda ha un organico di circa 700 dipendenti e che altre 60 persone sono state appena assunte per consolidare gli ambiti digital (arrivato a generare il 30% del giro d’affari complessivo), marketing e prodotto, e che gli articoli prodotti in modo eco-sostenibile nel catalogo di Lagerfeld sono ormai il 50%.
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