Gianluca Bolelli
24 apr 2019
Julian Dunkerton riprende il controllo di Superdry e si rafforza con un investitore
Gianluca Bolelli
24 apr 2019
Se il cofondatore di Superdry, Julian Dunkerton, ha ripreso il controllo del proprio brand è probabilmente grazie all'importanza della sua quota di partecipazione nel capitale sociale – e a quella dei suoi alleati. Mentre la maggior parte dei piccoli azionisti aveva votato contro il suo ritorno, l’uomo d’affari britannico ha appena ricevuto un voto di fiducia molto significativo.
In effetti, Oasis Management ha acquisito una quota del 3,3% della società, palesando chiaramente il suo supporto alla gestione dell'azienda. Esattamente ciò di cui Julian Dunkerton aveva bisogno per impegnarsi con calma nel suo programma di risanamento, che comporta un cambiamento completo di strategia all’interno della società.
Quindici giorni fa, Julian Dunkerton ha ottenuto il sostegno del 51,2% degli azionisti, il che significa che un gran numero di loro ha votato contro il suo ritorno, preferendo sostenere la strategia di Euan Sutherland, allora CEO di Superdry. Certo, Julian Dunkerton è riuscito a convincere alcuni azionisti della sua strategia, ma non bisogna dimenticare che l’altro cofondatore, James Holder, e lui stesso possiedono insieme il 29% dell’azienda, cioè quasi un terzo delle azioni – e dei diriti di voto che ne derivano.
La stampa britannica precisa anche che la società di investimenti Standard Life, che aveva votato contro il ritorno di Julian Dunkerton, ha condotto un incontro “positivo” con l’imprenditore e il suo nuovo team, che comprende in particolare l’ex presidente di Boohoo, Peter Williams.
Il Consiglio d’Amministrazione uscente, composto dal presidente, Peter Bamford, dal CEO, Euan Sutherland, dal direttore finanziario, Ed Barker, e dalla presedente del comitato per le retribuzioni, Penny Hughes, ha dato le dimissioni con effetto immediato al momento della rielezione di Julian Dunkerton, seguito a ruota dagli amministratori non esecutivi Dennis Millard, Minnow Powell, Sarah Wood e John Smith.
La nuova squadra ha già annunciato parecchie iniziative che suggeriscono cambiamenti profondi per Superdry. Secondo il Sunday Times, saranno totalmente cancellati alcuni piani dell'ex CEO Euan Sutherland. Il primo provvedimento preso da Dunkerton, ora CEO ad interim, dovrebbe essere l'accantonamento della linea di kidswear del brand, uno dei segmenti di attività in cui Sutherland aveva scelto di ramificare Superdry nel tentativo di ridurne la dipendenza dall'outerwear.
Sempre secondo il quotidiano inglese, dovrebbe essere ritirato l'accordo di licenza per le calzature con Pentland Brands, che produce collezioni di scarpe per marchi come Karen Millen, Ted Baker e Kickers. Euan Sutherland aveva puntato sul business delle licenze per aumentare i profitti annui della società di una cifra che aveva stimato in circa 10 milioni di sterline.
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