Joy Meribe illumina Milano con la sua moda 'afropolitan chic'
Commossa fino alle lacrime, Joy Ijeoma Meribe è venuta a salutare il pubblico alla fine del suo show tra un diluvio di applausi. “Vi ringrazio per questa opportunità unica”, ha detto ai presenti, ancora scossa dall'emozione. La stilista nigeriana, trasferitasi in Italia da diciassette anni, ha esordito mercoledì sulle passerelle milanesi aprendo la Fashion Week con il primissimo défilé in presenza svelando la sua collezione per la Primavera-Estate 2022.
Una sfilata luminosa che ha messo in primo piano sete e tessuti brillanti, oltre a tonalità vivaci come turchese, verde tropicale, giallo dorato e lime. Le silhouette sono principesche e gioiose, impreziosite da gioielli, cinture metalliche, fiori di tulle e grandi sciarpe colorate, indossate come foulard o turbanti.
Le tuniche a balze si portano sui pantaloni, tono su tono nello stesso total look. Gli abiti drappeggiati ondeggiano sul corpo, a volte scoprendo le spalle. Le maniche a palloncino aggiungono volume, così come le balze sovrapposte, i dettagli plissettati e i tagli asimmetrici o a corolla. Uno scialle rosso con le frange abbraccia la vita, dando un tocco vivace alla silhouette, mentre i tessuti sono impreziositi da stampe fantasia. Alcuni, in particolare, utilizzano il disegno di un paesaggio africano con un fiume, capanne di paglia, banani brulicanti di frutti maturi e storni multicolori che volteggiano nel cielo.
“Sono stampe che ho sviluppato in esclusiva con Ratti, lo specialista comasco della seta. Dopo questo lungo periodo buio, ho voluto trasmettere nuova energia, il sole, la voglia di ricominciare”, ci spiega la stilista 43enne, che conta già su alcuni rivenditori, tra multibrand italiani e piattaforme di e-commerce, e che lo scorso anno ha anche avviato una collaborazione con le Galeries Lafayette a Dubai.
“Ancora non riesco a crederci. Mi sento come se fossi in un sogno”, dice. Proveniente da una famiglia di sei figli, è arrivata in Italia, a Parma, nel 2003 appena sposata, con un diploma di laurea in lingue e letterature straniere in tasca. Da giovane madre, ha imparato l'italiano da sola per riprendere a studiare nel suo nuovo Paese e presto ha ottenuto un lavoro come mediatrice interculturale, mentre completava i propri studi con un master internazionale in economia.
Nel tempo libero ha lanciato un blog sulla moda africana, dando finalmente libero sfogo alla sua passione per la moda, mentre nel 2016 ha frequentato una scuola professionale di moda, formandosi poi presso una sarta. Nel 2017 ha lanciato il suo marchio Joy Meribe, dove ha cercato di combinare ispirazioni africane e know-how italiano. Tutte le sue collezioni sono Made in Italy, prodotte in laboratori artigianali a partire da tessuti naturali o fatti a mano. “Amo la creatività, decidere l'intero processo e sfoggiare il mio stile che chiamo 'afropolitan chic'. Adoro particolarmente la parte artigianale, i ricami, le applicazioni, tutto il lavoro manuale”, spiega.
Membro dell'associazione Afro Fashion, l'anno scorso ha partecipato alla sfilata collettiva “We are made in Italy - Black lives matter in Italian Fashion” dedicata ai talenti italiani provenienti da famiglie di immigrati, grazie alla quale si è fatta notare, entrando a far parte nella stagione seguente del calendario milanese. “Per me è un nuovo inizio. Ho lasciato il mio lavoro per concentrarmi solo sulla moda e strutturare la mia azienda”, conclude con un sorriso raggiante.
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