Pubblicato il
29 set 2011
29 set 2011
Jimmy Choo punta ad aprire 50 negozi in Cina
Pubblicato il
29 set 2011
29 set 2011
Il calzaturiere di lusso britannico Jimmy Choo vuole aprire fino a 50 negozi in Cina nei cinque anni a venire, mercato dove ad oggi la sua rete ne annovera solo due, ha dichiarato giovedì a Pechino la fondatrice del brand Tamara Mellon. La Cina è il mercato dove si registra la maggiore crescita nel mondo per i beni di lusso. Negli Stati Uniti, Jimmy Choo possiede 40 boutique, che vendono paia di scarpe dai prezzi compresi tra i 300 dollari (220 euro) e i 1.600 dollari (quasi 1.200 euro).
Jimmy Choo autunno-inverno 2011/12. |
"I nostri affari in Cina sono aumentati del 100% (in termini di utili) da un anno" a Pechino e Shanghai, ha detto la Mellon, la quale ha anche precisato che il marchio, comprato a maggio dal fondo d'investimento Labelux Group, prevede di aprire almeno 30 store in Cina entro il 2016.
"Ma il potenziale nei prossimi cinque anni potrebbe raggiungere i 50" negozi, ha puntualizzato all'agenzia di stampa francese AFP. "I ricchi qui (in Cina) sono molto giovani. Ecco perché amano il lusso e la moda, si tratta di un mercato appassionante", si è rallegrata Tamara Mellon.
L'imprenditrice ha spiegato che ancora qualche anno fa "erano gli uomini che portavano a casa i soldi, compravano dei prodotti firmati, facevano gli acquisti. Di conseguenza, erano i marchi per l'Uomo ad andare molto bene, molto prima di quelli per la Donna. Ora, nel Paese ci sono molte più donne che lavorano e che fanno shopping. Il mercato sta veramente decollando".
Secondo la società d'intermediazione CLSA Asia-Pacific Markets, la Cina dovrebbe rappresentare nel 2020 da sola il 44% delle vendite mondiali nel lusso, vale a dire più del totale delle vendite attuali.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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