13 giu 2019
Jeckerson punta sul wholesale e con Pitti riparte sull’estero
13 giu 2019
Jeckerson, il brand dei “pantaloni con le toppe” fondato nel 1995 a Bologna dai fratelli Chionna e dal 2008 di proprietà del fondo inglese Stirling Square Capital Partners, è tornato a Pitti Uomo con l’obiettivo di far ripartire il proprio percorso di espansione estera, come ha raccontato a FashionNetwork.com l’AD Gian Maria Argentini.
“Stiamo cercando partner, agenti o distributori, per entrare nel canale wholesale, partendo dall’Europa dell’ovest, quindi, Francia, Spagna e Paesi Bassi”, ha spiegato il manager. “Non puntiamo a un’espansione diffusa, vogliamo concentrarci su uno o due mercati ogni anno al massimo, dove vogliamo realizzare progetti di marketing dedicati per supportare la crescita del brand”.
In Italia, l’azienda ha rivisitato il perimetro del retail diretto, chiudendo i negozi JJeans, che erano stati aperti all’interno dei centri commerciali: “Manteniamo i nostri 19 monomarca su strada, che hanno la funzione di garantirci un contatto diretto con il cliente finale e presentare l’offerta Jeckerson nella sua completezza. Per il resto vogliamo tornare a dialogare con il wholesale, in cui oggi siamo presenti con 450 multibrand e che stimiamo in crescita del 20% nel 2020. A tal fine, stiamo ristrutturando la rete vendita, con nuovi agenti multimandatari; abbiamo già coperto Lombardia, Sardegna e Liguria e proseguiremo sul resto del territorio”.
A Pitti Uomo 96 Jeckerson ha presentato per la PE 2020 una collezione, realizzata con il coordinamento creativo del designer Roberto Lorenzi, che prende ispirazione dal mondo del Racing anni ’70, dalle iconografie e dai circuiti famosi in quel periodo, attraverso illustrazioni, reinterpretazioni del logo Jeckerson in chiave moderna, stampe e patch. Prodotto di punta della collezione, un nuovo modello di Chino, ispirato alle tute dei piloti, in cui l’iconica toppa viene accorciata e resa più contemporanea.
Il marchio ha inoltre realizzato una capsule collection in collaborazione con Polistil, storico produttore di piste e slot cars, che rafforza il tema racing e ha come protagonista la toppa Jeckerson. Oltre ai pantaloni, la capsule comprende una t-shirt, una camicia, due giubbini e cinque sneaker.
Jeckerson, che conta 150 dipendenti, ha chiuso il 2018 a 25 milioni di euro, stabile a parità di perimetro, ma con una flessione dovuta alla chiusura degli store JJeans.
“Per quest’anno prevediamo una dinamica simile, mentre nel 2019, se il wholesale ci seguirà, dovremmo tornare a crescere”, ha concluso Argentini, aggiungendo: “Il fondo, che possiede Jeckerson dal 2008, ha finito il suo compito, stiamo quindi lavorando per la messa in vendita dell’azienda, abbiamo diverse manifestazioni di interesse. Cerchiamo un partner industriale, che garantisca al brand un orizzonte temporale di tipo imprenditoriale”.
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