Jeckerson (55 milioni di debiti) assistito nel risanamento da Latham & Watkins

Lo Studio Legale Latham & Watkins, con un team composto da Riccardo Agostinelli, Andrea Taurozzi e Marta Pradella, ha assistito Jeckerson S.p.A. nell’operazione di risanamento della propria esposizione debitoria (ex art. 67 della Legge Fallimentare) pari a circa € 55 milioni, connotata, inter alia, dalla rimodulazione dei termini e delle condizioni dell’indebitamento finanziario bancario esistente e da interventi di natura societaria e commerciale posti in essere dallo Sponsor Stirling Square Capital Partners a supporto della società interessata dal risanamento.

Jeckerson S.p.A. è stata altresì assistita da Equita SIM S.p.A., nelle persone di Marco Clerici e Luigi Cutugno, in qualità di advisor finanziario.

Il pool di istituti di credito coinvolti nell’operazione di risanamento, composto da GE Capital Interbanca S.p.A., in qualità di agente, UniCredit S.p.A., MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A. e Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., è stato, invece, assistito, dallo studio legale Jones Day, nelle persone di Francesco Squerzoni e Andrea Cantarelli.

Il marchio Jeckerson, che propone sportswear contemporaneo per l’uomo, la donna e il bambino è nato nel 1995 a Bologna da un'idea dei fratelli Alessandro e Carlo Chionna, che frequentando i campi da golf inventarono speciali inserti in pelle, alcantara, camoscio o tessuto applicati sulle cosce per potersi asciugare le mani prima dello swing, i quali divennero il tratto distintivo del brand.

L’azienda saltò nel 2003, e dopo un lungo iter giudiziario, Carlo Chionna ha creato il marchio 9.2 (dalla cifra in milioni di euro ricavata dalla cessione del marchio Jeckerson).

Furono i fondi di private equity Stirling Square Capital Partners e Sirius Equity ad acquistare nel maggio 2008, per una cifra compresa tra i 125 e i 140 milioni di euro, il brand Jeckerson dal Blue Fashion Group, che a sua volta l'aveva ottenuto da Carlo Chionna.

Elena Passeri e Gianluca Bolelli