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9 dic 2009
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Jeans termici al salone del denim parigino

Pubblicato il
9 dic 2009

9 dic 2009 – Il jeans in versione griffata e délavé continua a prevalere, secondo i professionisti del denim riunitisi la settimana scorsa a Parigi, ma oggi il capo ideato in America su tela genovese si fregia anche di virtù ecologiche o di benessere, come nel caso del nuovo jeans termoregolatore messo a punto da un ingegnere francese.


Il salone Denim by Première Vision

"La maggioranza dei jeans venduti riguarda ancora i delavé e gli strappati", nota un'acquirente al salone internazionale Denim by Première Vision.

Vicinissimo ai fabbricanti giapponesi, che alimentano la produzione “alta gamma” dei jeans, lo stand "Denim Therapy" è assalito dalle domande e dalla curiosità della gente.

Il tessuto termoregolatore, sviluppato in particolare per gli indumenti di alta montagna, si sta spostando sempre più verso un utilizzo da città.

Questa tecnologia, brevettata in Francia due anni fa, "sarà applicata al mercato del jeans. Si tratta di una piccola nicchia da sviluppare", spiga all'AFP David Bardin della società spagnola Tavex, che condivide l'esclusiva con una società italiana.

”Il denim è dappertutto, oggi tutti hanno almeno cinque o sei jeans nel loro guardaroba”, aggiunge Thierry Heim di HT Concept, fabbrica di tessuti nei Vosgi.

"L'indumento riscalda in profondità. Ed è un tipo di calore che somiglia più a quello emesso dal nostro corpo, che non a quello di una lampada sulla pelle, che è superficiale”, spiega, riconoscendo che “non c'è unità di misura di riferimento, dà una sensazione che bisogna provare”.

Il calore corporeo è assorbito dal tessuto, il quale successivamente lo restituisce verso il corpo stesso. Questo calore provoca una leggera accelerazione della circolazione sanguigna, contribuendo a ridurre i dolori muscolari ed articolari.

La tecnica è "molto simile a quella delle pietre calde in una spa”, che catturano il calore prima di ridiffonderlo. “Quest'effetto terapeutico conosciuto da lunga data, è stato ora adattato al tessuto”, continua Heim.

Il tessuto denim termoregolatore è attualmente in fase di test presso un costruttore automobilistico francese sotto forma di giacca, per analizzare i suoi effetti contro i dolori legati alla fatica da lavoro. Ed è già stato venduto ad un'azienda di abbigliamento per snowboarder.

Una gran parte del salone è ovviamente ancora dedicata ai jeans più classici e/o invecchiati attraverso un processo industriale, più familiari al grande pubblico.

Su questo tipo di mercato, si fa serrata la lotta per la leadership fra italiani e turchi. Questi ultimi sono molto presenti, come testimoniano i piattini di lokum presenti dappertutto sul salone.

Secondo Hichem Majdoub, della società tunisina Confection Ras Jebel, i jeans "più alla moda e più all'avanguardia" continuano però a venire dall'Italia, dove si fanno molti più lavaggi per creare l'autentico effetto délavé.

Di Gianluca Bolelli (Fonte: AFP)

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