7 ott 2012
Jean-Marc Loubier: "I codici di un marchio sono interessanti solo se li si interpreta"
7 ott 2012
Il presidente di Fung Brands, che ha comprato il pellettiere Delvaux, Robert Clergerie e Sonia Rykiel, ci racconta quali novità interesseranno questi marchi, in occasione dell'inaugurazione della boutique Robert Clergerie di Rue de Grenelle a Parigi.
FashionMag.com: Clergerie sostituisce Rykiel calzature in Rue de Grenelle e la boutique Delvaux a Bruxelles vende anche capi di Clergerie. State investendo solo in questo tipo di fusioni?
Jean-Marc Loubier: Innanzitutto, ogni investimento si giustifica per un certo numero di fattori: la verità, l'autenticità di un marchio, la sua strategia, la sua immagine e la sua identità. Poi ci sono dei punti di congiunzione tra le aziende del gruppo, che sta a noi usare. Nel caso di Robert Clergerie, il brand possiede una fabbrica vicino a Romans (Romans-sur Isère, nel Sud-Est della Francia, ndr.). A cinquanta chilometri da là, si trova l’unità di produzione francese di Delvaux, a Bourg Argental. Il direttore tecnico delle operazioni di Delvaux viene regolarmente ad aiutare e sostenere l'organizzazione della produzione dello stabilimento Clergerie o a consigliare i suoi team, per esempio sul piano tecnico o amministrativo.

FM: Recentemente avete nominato un nuovo direttore creativo di Sonia Rykiel. Vedremo così la maison liberarsi dei suoi codici d'origine?
JML: No, al contrario. Se si compra un marchio, è perché i suoi codici ci comunicano qualcosa, ci parlano. Ma i codici sono interessanti solo se li si interpreta. E' questa la missione di Geraldo da Conceiçao, della quale vedremo i primi frutti a marzo. Nutriamo, lo sapete già, delle grandi ambizioni per questo brand, che ha un nuovo leader, Eric Langon, un nuovo team commerciale e una nuova équipe per la comunicazione. Insieme, rimetteremo la griffe al centro dell'attenzione.
FM: Questo concept sarà applicato in seguito ad altre boutique?
JML: Il nostro scopo primario è di evitare di replicare un tipo di sviluppo come quello che è stato praticato per 30 anni, con la realizzazione di boutique molto belle, ma che finiscono per somigliarsi tutte. Oggi diamo il via, con marchi come i nostri, ad un nuovo percorso di crescita. Che passa ovviamente per collezioni forti, ma soprattutto per negozi che si distinguono gli uni dagli altri, con un'offerta adattata per ciascuno. Non è più il caso di collezionare negozi identici, ma d'investire su punti vendita personalizzati in base alle specificità del luogo.
Florent Gilles (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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