Jean-Paul Gaultier: l’arte di saper dire arrivederci nel suo maestoso show del cinquantennale
Jean-Paul Gaultier ha salutato il mondo della moda questo mercoledì, ultima giornata completa della stagione di Haute Couture parigina, con una sfilata monumentale presentata al Teatro Châtelet di Parigi, abbassando così il sipario su 50 anni di carriera nella moda.
Boy George ha aperto le danze, con una versione accattivante di Back to Blackdi Amy Winehouse, su un palco affollato da dozzine di top model che sfoggiavano i look feticcio e funky del creativo.
Quando improvvisamente, sei ballerini in kilt, canottiere e stivali militari sono apparsi come portantini, sorreggendo una bara nera decorata con giganteschi capezzoli conici – a ricordare i leggendari reggiseni e corsetti con coppe coniche che Jean-Paul aveva immaginato per Madonna nel quadro del suo “Blonde Ambition Tour” del 1990. Ma non è stato un morto a uscire dalla bara, bensì una sposa tutta in bianco, suscitando il clamore dei 1.500 spettatori riuniti nella grande sala del teatro parigino recentemente restaurata.
Prova dell’importanza di Gaultier nella storia della moda era la presenza di stilisti in tutte le file: Dries Van Noten, Nicolas Ghesquière, Kenzo Takada, Clare Waight Keller, Viktor & Rolf, Christian Louboutin, Ulyana Sergeenko e Inès de la Fressange, i quali si sono tutti uniti alla standing ovation che ha accompagnato il saluto finale.
Con quasi 250 outfit, questo addio smisurato è stato l’occasione per rivedere un buon numero di modelle-feticcio di Gaultier: Yasmin Le Bon, Rossy de Palma, Jade Parfitt ed Erin O’Connor – così come le superstar odierne: Bella e Gigi Hadid, e Irina Shayk.
“Per i 50 anni ho voluto essere fedele ai temi che mi hanno sempre ossessionato: jeans, corsetti, marinai e androginia”, ha spiegato Gaultier che, nonostante questo sia stato il suo ultimo evento in passerella, ha lanciato una nuova linea, Haute Couture Upcycling. Vista in una tuta attillata composta da decine di cravatte tagliate. Intanto, due gemelli rossi di capelli e dinoccolati, vestiti con mini-giacche e collant color carne, e non molto altro, hanno fatto scalpore con la loro andatura felina sulla passerella collocata sopra le prime otto file della sala del teatro.
Nella categoria osé, Karen Elson indossava un abito a bustino ornato da dozzine di cinghie e bretelle, mentre Irina Shayk si appropriava del “corsetto Madonna”, anche se la sua versione aveva uno smoking da un lato.
Jean-Paul Gaultier ha diviso la sfilata in sedici temi – come ad esempio il suo maglione emblematico con strisce blu orizzontali e i suoi tipici pantaloni bianchi da marinaio. Su Gigi, il pullover è stato reinventato come un ventaglio pieghettato, il pantalone bianco in versione a costine e svasato. L’amore di Gaultier per i ricami surrealisti è stato brillantemente declinato su un body trasparente, decorato con motivi floreali Art Nouveau per mantenere il tutto decente, indossato da Bella.
E il suo senso del trompe-l'oeil era evidente in quella che sembrava una superba gonna a tubo in guipure bianca, che invece, quando la si guardava più da vicino, era composta da centinaia di guanti per bambini.
Lo stilista francese ha giocato su diversi temi del cinema, come nell’incisiva serie di look alla “drugo” di Arancia Meccanica, con salopette bianche, bombette e conchiglie in pelle nera. Il tutto seguito da riferimenti al film Querelle di Fassbinder, con uno dei compagni di viaggio più fedeli di Gaultier che ha fornito un'interpretazione emozionante del motociclista notturno e monellaccio, in una giacca di pelle con un enorme gallo rosso su una spalla.
“Volevo qualcosa di molto British, e credo di esserci riuscito, no?”, ha dichiarato Gaultier, unico creatore di moda a raggiungere una notorietà da rock star.
Jean-Paul ha scioccato il mondo della moda una settimana fa, quando ha annunciato il suo addio, ma nessuno si aspetta che scompaia veramente. Lo stilista è rimasto a bocca cucita sui suoi progetti futuri, ma molti credono che dedicherà più tempo al teatro, dopo il successo della sua esibizione autobiografica all’incrocio tra arte e varietà, il Fashion Freak Show.
E i proprietari della sua casa di moda, la famiglia Puig di Barcellona, sono stati altrettanto discreti. “Beh sì, abbiamo dei progetti per il marchio. Ma stasera, tutto riguarda Jean-Paul. È triste che chiuda, ma è anche un ottimo modo per celebrare una carriera straordinaria”, ha dichiarato il leader del clan, Marc Puig.
Applausi e grida di urrà hanno accompagnato molti dei partecipanti alla performance, ma l’ovazione più entusiasta è stata riservata a Béatrice Dalle, sigaretta in bocca, che ha persino gettato il mozzicone sulla passerella, ottenendo un forte applauso anche da Carla Bruni, che era seduta con Eva Herzigová in seconda fila. Karlie Kloos è stata molto ammirata in un abito da ballo traforato da diva del cinema, fatto di pellicola di plastica a bolle. L’upcycling spinto all’estremo.
“Quando ero piccolo, mia madre mi diceva come usava i vecchi pantaloni consumati di mio padre per farne delle gonne. Questo fatto mi ha segnato. Si può amare di nuovo un capo trasformandolo. Che è quanto ho fatto dal mio primo défilé, soprattutto con i miei jeans. Dalla prima sfilata all'ultima”, ha spiegato Jean-Paul, che ha chiuso questo show d’addio venendo sollevato in aria dall’insieme di modelli, modelle e team dell’evento che lo hanno raggiunto dal backstage.
“Tutto m’ispira. E continuerà a farlo nelle mie nuove avventure, il meglio deve ancora venire!”, ha concluso il formidabile couturier, che oggi ha 67 anni.
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