Jean Patou cambia nome in Patou e ridisegna la sua immagine

Di

Dominique Muret

Versione italiana di
Laura Galbiati

Pubblicato il
30 mag 2019

Patou. Un nome che colpisce, veloce, semplice. Una sonorità quasi familiare, al contempo divertente e calorosa. Addio a “Jean”, il nome del fondatore della maison francese di moda e profumeria nata nel 1912. Jean Patou diventa Patou e ridisegna la propria immagine.

Dopo aver preso il controllo della storica griffe nel 2018, il colosso del lusso LVMH ne accelera il rilancio. Che una maison di moda perda il nome di battesimo del proprio creatore, con cui non ha più legami diretti, è diventata una pratica corrente. È successo a Dior con Christian Dior, a Chanel con Coco Chanel, a Versace con Gianni Versace, a Saint Laurent, a cui è stato tolto Yves, e anche a Maison Margiela, senza più Martin.
 
Un modo di staccarsi dal suo fondatore e di rendere eterna la griffe, dandole uno status di marchio globale. Senza contare che un nome più corto è più riconoscibile e più semplice da utilizzare e da declinare sui diversi prodotti. “Patou come un soprannome, una parola, un amico, un invito”, sottolinea la maison in un poetico comunicato stampa.

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“Un’onomatopea bella da ripetere. Un’allure riconoscibile, un nonsoché che vi assomiglia. Patou, è Patou!”, declama il testo. La label ha rinnovato anche il logo, rendendolo molto leggibile, con grandi lettere nere su fondo bianco. “Un nuovo logo che si ispira agli archivi della maison, per accompagnare il brand in una nuova era”.
 
Per dar vita a questa nuova identità, che vuole essere ludica e attraente, sono stati realizzati dei mini film in cui il nome Patou è ripetuto in scenette divertenti. Un gatto, soprannominato Patou, porta al collo un nastro del brand. Dei pasticcini spariscono a vista d’occhio mentre una voce sussurra “li adoro”. Delle parole crociate si riempiono sotto ai nostri occhi con una sola parola: Patou.
 
Per guidare il nuovo progetto, LVMH ha nominato lo scorso ottobre nel ruolo di Direttore Generale Sophie Brocart, responsabile fino ad allora di Nicholas Kirkwood, altro marchio del gruppo, mentre la direzione artistica è stata affidata a Guillaume Henry (ex Nina Ricci e Carven). Lo stilista presenterà la sua prima collezione di prêt-à-porter donna a Parigi il prossimo settembre.

Patou è il nuovo, grande progetto del gruppo francese del lusso, insieme a Fenty, con la cantante Rihanna, lanciato in pompa magna qualche giorno fa a Parigi.