Jacob Cohën accelera nel digitale e si allea a Farfetch per l'e-commerce
Jacob Cohën muove le sue pedine con convinzione. Lo specialista dei jeans premium mette il turbo nel campo digitale preparandosi a lanciare il suo primo negozio online per il quale attinge all'esperienza della piattaforma di lusso inglese Farfetch. Nel frattempo posiziona Valentina Busi a capo del settore digitale e Stefano Migliore alla testa di marketing e comunicazione.

Valentina Busi è la prima responsabile digitale di Jacob Cohën. Dal 2014 è a capo del digitale e dell'e-commerce di Marni. Nel settore moda ha ricoperto lo stesso ruolo anche presso Sergio Rossi. Stefano Migliore è stato assunto lo scorso novembre come Marketing Communication Manager. In precedenza, è stato responsabile dei media e della comunicazione per N°21, la griffe di Alessandro Dell'Acqua, e per il gruppo di moda italiano Gilmar.
Per quanto riguarda l'e-commerce, che verrà lanciato il prossimo maggio, Jacob Cohën ha scelto come partner “il miglior specialista sul mercato, ovvero Farfetch”, ci racconta l'amministratore delegato Luca Roda, che gestisce la casa di moda al fianco della presidentessa Jennifer Tommasi Bardelle. Il brand di denim ha stretto un accordo con Farfetch Black & White, la divisione del colosso britannico dedicata alla gestione di siti retail monomarca di case di lusso che offre loro servizi su misura.
“Farfetch offre un pacchetto di servizi diversi, modulabili nel tempo. Noi ci occuperemo della logistica e del servizio clienti, loro si occuperanno del resto. Vedremo come andremo, quali altre attività internalizzare. Si tratta di un investimento importante. Partiamo prima con l'Europa”, spiega Luca Roda.
Jacob Cohën ha ripreso a gestire internamente lo scorso anno la propria produzione e distribuzione attraverso la creazione della joint venture JC Industry, in partnership con il gruppo specializzato in licenze Sinv. La sua prima collezione in assoluto prodotta all’interno dell’azienda, quella per l'Autunno-Inverno 2021/22, è arrivata nei negozi in autunno.
Allo stesso tempo, il marchio si è riposizionato, razionalizzando la sua rete di vendita all'ingrosso. Dei 1.200 rivenditori che aveva, 150 sono stati eliminati. Jacob Cohën ha inoltre dato nuovo impulso al canale della vendita diretta, con un nuovo concept di negozio svelato a Parigi e Milano, che verrà applicato negli altri suoi punti vendita, in particolare nei 28 corner che possiede in vari department store.
Il marchio ha quattro negozi di proprietà (Milano, Parigi rue du Faubourg Saint-Honoré e i negozi stagionali di Saint-Tropez e Courchevel) e può contare sugli spazi aperti dai suoi distributori, di cui tre in Giappone, a Tokyo e Osaka, tre in Belgio, e poi a Oslo, Mosca, Puerto Banus a Marbella, e Ginevra, oltre agli shop-in-shop di Londra, da Harrod's, e di Kiev, da Tsum.
Jacob Cohën realizza il 70% del proprio fatturato a livello internazionale. La Germania è il suo secondo mercato dopo l'Italia. “Abbiamo appena cambiato agente negli Stati Uniti, dove abbiamo 42 rivenditori. Testeremo il mercato per due o tre stagioni prima di affrontare i grandi magazzini. L'idea è anche quella di creare capsule speciali per determinati mercati”. conclude Luca Roda.
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