Jack Wolfskin passa nelle mani di tre fondi
Nel quadro della ristrutturazione del suo debito, Jack Wolfskin ha ridotto questo importo di 255 milioni di euro, portandolo a 110 milioni di euro. Nel procedimento, il fondo Blackstone ha ceduto il controllo del brand ai fondi Bain Capital Credit, HIG/Bayside Capital e CQS.
Le tre entità possiedono ora più del 50% delle quote del gruppo. Nel processo di transizione, Jack Wolfskin si vede accordare un prestito di 25 milioni di euro allo scopo di rafforzare le proprie liquidità. Il marchio di abbigliamento outdoor, comprato nel 2011 da Blackstone, mostrava nel 2015 un volume d’affari di 314 milioni di euro. Un risultato in calo, che aveva portato l’azienda a chiudere la propria filiale francese e a riprendere in gestione diretta la sua distribuzione in 700 negozi cinesi.
“Ora la società ha una base solida e il capitale necessario per ampliare le sue attività”, si rallegra la CEO, Melody Harris-Jensbach. “A seguito di performance positive dell’attività, in linea con le nostre proiezioni, cominciamo a vedere nuovamente una crescita nei Paesi di lingua tedesca, che sono tradizionalmente lo zoccolo duro del nostro mercato, così come nei nostri mercati target. Questa tendenza si aggiunge all’alto livello di ordini registrato per la nostra collezione autunno-inverno 2017, e ai commenti positivi dei clienti sui nostri nuovi sviluppi di prodotto”.
In gennaio, mentre iniziava il processo di rinegoziazione del debito, Jack Wolfskin aveva lanciato un processo di fusione-acquisizione (M&A) per identificare dei possibili compratori per la struttura, ma non aveva ricevuto delle offerte sufficientemente serie. È nel successivo mese di aprile che Blackstone ha trovato un accordo con i nuovi proprietari.
Versione italiana di Gianluca Bolelli
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