J.Crew: il nuovo CEO getta la spugna
Continuano i colpi di scena da J.Crew. Dopo soli 17 mesi alla guida dell’azienda, sempre in grandi difficoltà, il Direttore Generale Jim Brett ha abbandonato la nave, secondo quanto annunciato il 17 novembre dal brand americano. Una partenza così inaspettata che per il momento nessun nome è stato annunciato per sostituirlo. Le sue funzioni per il momento saranno ricoperte da quattro responsabili interni.
Jim Brett ha lavorato presso West Elm, JCPenney, May Company, Anthropologie e Urban Outfitters, prima di arrivare in J.Crew nel giugno 2017. Da allora, era a capo della strategia di risanamento della società, che nell’ultimo trimestre ha registrato un fatturato in crescita a perimetro comparabile per la prima volta dopo quattro anni.
Il comunicato sulla sua partenza evidenzia chiaramente un conflitto con il consiglio di amministrazione su tale strategia. “Per ridare a J.Crew il suo status iconico, abbiamo dovuto reinventare il marchio per rappresentare l’America di oggi, con un posizionamento più ampio e inclusivo. Ma sebbene il recente rilancio avesse già iniziato a dare dei risultati positivi, io e il consiglio non siamo stati in grado di trovare un accordo sull’evoluzione futura della società”, ha dichiarato Jim Brett.
Come dicevano, al momento non è ancora stato designato un successore. In attesa di colui, o colei, che sostituirà Jim Brett, un team di quattro responsabili del gruppo assumerà le sue funzioni ad interim: il Direttore delle operations Michael Nicholson, il Direttore dell’esperienza cliente Adam Brotman, il Direttore di gestione Lynda Markoe e la Presidente di Madewell Libby Wadle.
Il prossimo candidato dovrà affrontare una sfida molto difficile. Jim Brett era riuscito a ridare un po’ di smalto al marchio, dopo anni disastrosi sotto la guida del CEO Mickey Drexler e del Direttore Creativo Jenna Lyons, riducendo i prezzi, ampliando la gamma di taglie e cominciando a vendere la linea accessibile Mercantile su Amazon. Ma la società non è ancora fuori dai guai.
Se il suo brand principale J.Crew è riuscito a incrementare le vendite comparabili nell’ultimo trimestre, la crescita resta timida e arriva dopo diversi anni di caduta libera. Anche la griffe Madewell ha registrato buone performance, contribuendo al ritorno in positivo del gruppo nel primo semestre 2018, chiuso al +3%. Nel secondo trimestre dell’esercizio 2018/19, il fatturato del gruppo di abbigliamento è arrivato a 587,6 milioni di dollari (503,2 milioni di euro), con vendite su base comparabile in aumento del 5%.
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