26 lug 2013
Ittierre in sciopero
26 lug 2013
Nonostante i numerosi nuovi contratti di licenza con griffe rinomate annunciati in questo ultimo anno, Ittierre si trova di nuovo in una situazione d’incertezza. Uno sciopero è stato proclamato giovedì 25 luglio dai dipendenti del gruppo di moda, che lavorano nella sede di Pettoranello in Molise, per protestare contro la cassa integrazione varata per 200 persone e i ritardi nel pagamento degli stipendi di giugno. “Il pagamento degli stipendi è stato solo ritardato, ma verrà fatto. Questo ritardo è dovuto a problemi di liquidità, come succede per l’80% delle aziende italiane in questo momento”, spiega Antonio Bianchi, che ha rilevato nel 2011 il gruppo di moda specializzato nella produzione di marchi in licenza.
All’inizio dell’anno, l’azienda ha avviato un piano di ristrutturazione per diventare più competitiva e superare la crisi che colpisce l’insieme della filiera del tessile-moda in Italia. “Due mesi fa abbiamo definito con i sindacati e l’INPS l’applicazione della cassa integrazione per un massimo di 350 persone su un effettivo totale di 700 addetti. Abbiamo iniziato a luglio con 130 persone e ne abbiamo fatte uscire recentemente altre 70, sempre in cassa integrazione. Questo annuncio ha provocato il movimento di protesta di questi ultimi giorni. Ma si tratta di un provvedimento transitorio. La cassa integrazione viene applicata solo di tre mesi in tre mesi per un anno, inoltre la stiamo usando con molta prudenza e in maniera corretta in funzione dell’attività dell’azienda. Non si parla assolutamente di licenziare”, sottolinea il patron del gruppo.
L’imprenditore, che ha incontrato i sindacati venerdì 26 luglio, stima che la situazione dovrebbe presto rientrare nella normalità. “Cerchiamo di fare del nostro meglio, esattamente come la maggior parte delle aziende italiane che applicano la cassa integrazione in questo difficile periodo economico”, conclude Antonio Bianchi, titolare anche del gruppo Albisetti. La regione del Molise dovrebbe approvare a giorni la delibera definitiva di concessione di una fidejussione di 5 milioni di euro per accelerare i pagamenti.
"Oltre alla questione della cassa integrazione e degli stipendi arretrati abbiamo voluto protestare per mostrare il nostro disaccordo con le modalità operative della nuova proprietà. Vogliamo recuperare la nostra dignità", confida una lavoratrice in sciopero.
Ittierre, che ha fatturato 121 milioni di euro nel 2012, detiene nel suo portafoglio di licenze prestigiosi marchi quali Pierre Balmain, Guy Laroche e Karl Lagerfeld Paris. Ha perso recentemente un importante cliente come Costume National, che ha chiuso anticipatamente il contratto per la produzione e la distribuzione della sua prima linea. La società però dovrebbe annunciare nei prossimi mesi un nuovo accordo di licenza con il brand francese Thierry Mugler, di cui gestisce per ora la distribuzione nel Far East e il retail. In questo contesto è stata inaugurata lo scorso giugno una prima boutique Mugler a Milano.
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