ITS 2022: Charlie Constantinou vince il concorso di moda di Trieste
Un'entusiasmante competizione ha caratterizzato il concorso ITS 2022. In quest'anno speciale, in cui il contest di moda International Talent Support si è tenuto ancora una volta in presenza a Trieste (dopo due anni in formato digitale a causa della pandemia), sono state la tecnica, la ricerca dei materiali e la maestria manuale ad essere messe in particolare evidenza. Come dimostra la lista dei vincitori, che ha visto prevalere il britannico Charlie Constantinou, premiato con l'ITS Arcademy Award.
Il designer ottiene la somma di 15.000 euro, oltre a un tutoraggio semestrale, promosso dall'organizzatore fieristico Pitti Immagine. Constantinou ha conquistato la giuria grazie a un lavoro intelligente e generoso sui materiali, concretizzato soprattutto con la creazione di un nylon elasticizzato trapuntato adattabile a tutte le morfologie e climi.
Ispirandosi agli abiti realizzati dagli Inuit con le sole risorse di cui dispongono in Groenlandia per proteggersi dai climi estremi, lo stilista ha immaginato degli outfit basic (maglieria, guanti, collant) in tessuto a maglia, inserendo parti elastiche nei gomiti e nel basso ventre, da indossare con gilet rigonfi - che fanno sembrare chi li indossa una sorta di guerriero - e pantaloni a zampa ricoperti di costine, formati da lacci o zip, sempre studiati per restringere il capo il più vicino possibile al corpo.
Diplomato alla Central Saint Martins di Londra, Charlie Constantinou (24 anni) ha affascinato anche per la sua tavolozza ricca di verdi profondi, malva e blu, tinte che crea lui stesso, ed effetti tie-and-dye. “Il colore e i tessuti sono le mie passioni, ma quello che preferisco è quando arriva il momento di creare la collezione con tutti gli elementi”, confida lo stilista, che già mostra una certa sicurezza dietro la sua apparente nonchalance. Dopo un'esperienza con Edward Crutchley, uno dei nomi nuovi della scena londinese, il vincitore di questa 20a edizione dell'ITS ha affinato la sua formazione presso un sarto di Savile Row, Clothsurgeon, e ha appena iniziato a vendere alcuni capi da Ssense e H Lorenzo.
Lo stilista di origine cipriota ha vinto anche il secondo premio all'ITS Sportswear Award sponsorizzato da Lotto, che per il quarto anno consecutivo è stato partner del contest fondato da Barbara Franchin. A vincere il Lotto Sport Award all’ITS 2022 è stato Hin Fung Jesse Lee, designer cinese classe ’94. Al terzo posto è giunto Edward Mendoza (inglese classe ’92). I tre finalisti selezionati per il Lotto Sport Award hanno avuto l’opportunità di proporre la loro personale rivisitazione in chiave contemporanea della scarpa “B.Legend”, calzatura indossata da molti campioni del basket italiano degli anni ’80 e ’90. Jesse Lee si è aggiudicato il premio grazie al suo progetto “Think outside of the box and the box” è un gioco di creatività e artigianalità unito a concetti di abbigliamento a spreco zero. Il tema del riuso è stato sviluppato proponendo un modello di circolo virtuoso dove il capo, la sneaker e il packaging – con un creativo interscambio di materiali – si trasformano e si rinnovano.
Un'altra appassionata di ricerca tessile e virtuosa della maglieria è la slovacca Martina Durikovic (27 anni), originaria di Bratislava, che ha vinto l'ITS Media Award, dotato di una borsa di 8.000 euro, con una vistosa e stravagante collezione per principesse galattiche, interamente disegnata a partire da una gelatina completamente biodegradabile come materia prima. Ricordando che la nonna usava innaffiare le piante con l'acqua di cottura avanzata delle patate - ricca del loro amido - che formava una sostanza gelatinosa, la giovane ha pensato di trasformarla, dopo la cottura, l'essiccazione e la cristallizzazione, in una specie di bioplastica, che ha tagliato in fili in modo da poterla lavorare a maglia.
“È biodegradabile, resistente e impermeabile al 75%. Si può trattarla con la cera per renderla totalmente impermeabile, e aggiungendovi degli aromi, come fragola, limone o menta, si può persino mangiarla”, spiega con un grande sorriso la designer, anch’essa laureatasi alla Central Saint Martins, che si è trasferita a Parigi nel 2019 per lavorare presso Chanel alla ricerca e sviluppo dei tessuti.
Formatasi a La Cambre e trasferitasi anche lei a Parigi, dove dopo uno stage da Kenzo è stata assunta nel 2021 dalla maison Lemaire come assistente designer per l’abbigliamento femminile, la belga Lili Schreiber di Bruxelles (26 anni) ha vinto invece il Premio OTB, uno dei riconoscimenti più ambiti, dotato di 10.000 euro. Sotto un aspetto apparentemente più classico, il guardaroba da lei creato ha rivelato la sua capacità di giocare su più fronti con grande coerenza e una raffinata padronanza dei tagli e delle finiture. Una collezione elegante e grafica che mescola brillantemente colori e fantasie geometriche in capi multifunzionali.
Da segnalare il premio ITS menzione speciale, promosso da Vogue Italia, assegnato a Eva Heugenhauser (25 anni), anche lei distintasi per la propria ricerca tessile innovativa che l’ha portata a realizzare capi idrosolubili ottenuti a partire da una sorta di lattice ricavato dopo innumerevoli prove nella sua cucina! Questa austriaca nata a Sankt Johann in Tirolo, trasferitasi a New York per studiare alla Parsons School, e che attualmente lavora per Thom Browne, è partita dall’abito maschile lavorando sulle nozioni di valore e durata, oltre che sul concetto della scomparsa dei vestiti.
Infine, con le sue borse-oggetto di grande bellezza plastica senza essere forzatamente funzionali, il francese Victor Salinier (26) ha vinto l'ITS Responsible Creativity Award promosso dalla Camera della Moda (CNMI). Accessori in pelle e ceramica dal forte potenziale mediatico destinati ad essere visti sui red carpet più che nei negozi. Cosa potrebbe esserci di più fashion?
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