24 feb 2021
Italo Marseglia: la demi-couture che sfida il covid a colpi di 'crowdfunding'
24 feb 2021
È un ritorno alle origini, un omaggio alla manualità e all’artigianato italiani, la nuova capsule collection autunno/inverno 2021-22 firmata Italo Marseglia. Il covid ha spazzato via il network globale costruito in anni di lavoro, costringendo il giovane designer, ospite fisso delle passerelle di Altaroma, a ripensare le fasi di approvvigionamento e produzione.

Nasce così, con il contributo di amici e follower del brand, ‘The Common Thread’, una selezione di look realizzati interamente a mano dallo stilista con tecnica crochet, frutto della campagna di crowdfunding lanciata sui social della maison che ha permesso di “recuperare le materie prime - lane o filati inutilizzati - e continuare il lavoro di upcycling creativo partendo direttamente dal filo”, spiega Marseglia.
La crisi diventa quindi leva per esplorare e immaginare nuovi metodi di concepire una collezione. Nel progetto Marseglia riscopre la sua attitudine da insaziabile creativo ed eterno studente di moda. “Tenendo conto delle nuove necessità e modalità a cui ci ha costretto lo scenario attuale, ho individuato come fine la sola espressione della mia creatività perché ho bisogno di incanalare e dare sfogo al mio essere”, dice.

Nella collezione compaiono schemi di ricamo recuperati da vecchi giornali e dispense, anche russe o giapponesi, “decifrate con difficoltà e una punta di divertimento”, ricorda lo stilista campano basato a Roma, classe 1990. Dalle sue mani, che lui stesso sui social definisce autoironicamente ‘chiattulelle’, si concretizzano top, reggiseni, cardigan, maglioni e abiti. I look superano l'idea di ‘genderfluid’ e sfoggiano una ricca alternanza di materiali: dal mohair al filato in denim riciclato passando per il poliestere upcycled. I motivi e le alternanze di colore ricordano, infine, i primi pezzi confezionati con tessuti a righe.
‘The Common Thread’ debutta anche sullo schermo con il fashion film di Rossano Giuppa, Ritornando a Hanging Rock, che rivisita un ricordo legato alla celebre pellicola Picnic ad Hanging Rock di Peter Weir, tratta dall’omonimo romanzo di Joan Lindsay.
Dopo gli studi in Fashion Design allo Ied di Roma, Italo Marseglia inizia la sua esperienza professionale nella couture romana presso l’atelier Sarli. Presto lascia l’alta moda per avvicinarsi ad altri progetti focalizzati sulla donna, dal pret-à-porter alla pellicceria e il custom-made. Nel 2016 fonda la sua label omonima di demi-couture, oggi distribuita anche all’estero, dall’Asia all’America.
Il brand è riconosciuto per la ricerca di materiali nell’ambito dell’upcycling di alta gamma, dopo aver reinventato elementi di scarto di origine pregiata d’intesa con la storica maison francese Sophie-Hallette. Un percorso vocato alla sostenibilità che nel tempo si è arricchito di pellami provenienti dallo scarto dell’industria ittica come il salmone.
Nella sua carriera lo stilista ha anche collaborato alla realizzazione delle divise da lavoro delle risorse del Parco Archeologico del Colosseo. A gennaio 2020 è stato nominato direttore creativo di ‘The Time is Now’, il progetto promosso da Ied Italia con Greenpeace e Consorzio Italiano Detox che ha coinvolto gli studenti dell’istituto nella creazione di capsule collection maschili all’insegna della sostenibilità.
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