Adnkronos
1 lug 2022
Italia Independent: licenziamento collettivo per 29 dipendenti
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1 lug 2022
Italia Independent ha comunicato oggi alle organizzazioni sindacali l'avvio di una procedura di licenziamento collettivo per 29 dipendenti. La decisione sofferta, spiega una nota, avviene nell'ambito del piano di risanamento della società che prevede un significativo intervento dell'azionista di riferimento Lapo Elkann mediante erogazione di finanza propria finalizzato ad attenuare gli impatti negativi della procedura di licenziamento e a consentire il pagamento degli stipendi.

Questo intervento di Lapo Elkann, azionista di riferimento della società con il 49,2% del capitale di Italia Independent Group, sottolinea la nota, segue le numerose operazioni di sostegno finanziario, pari a 25 milioni di euro già compiute dall'azionista di riferimento nell'arco di cinque anni a cui va aggiunto l'apporto di ulteriori risorse da parte del mercato azionario, incluso il socio Creative Ventures, titolare del 29,5% del capitale di Italia Independent Group.
Malgrado l'impegno profuso dal management e il supporto degli azionisti, prosegue la nota, Italia Independent non è riuscita a raggiungere i risultati ipotizzati nei business plan anche per via di circostanze esterne: emergenza covid e contesto macro economico avverso hanno, infatti, ulteriormente aggravato la situazione della società. La società, si legge ancora, ha a lungo ricercato soluzioni che consentissero di mantenere un modello di business indirizzato anche a salvaguardare il proprio personale, tuttavia, nonostante i diversi tentativi, Italia Independent ha dovuto, suo malgrado, prendere atto che non vi sono più soluzioni percorribili e idonee a contemperare le esigenze di ristrutturazione e risanamento dell'impresa secondo l'attuale modello di business.
L'attuale situazione di squilibrio economico, finanziario e patrimoniale della ha reso necessaria l'adesione alla procedura, non giudiziale e in continuità aziendale, di composizione negoziata della crisi e non permette di rinunciare alla dichiarazione di eccedenza del personale, trattandosi di un esubero strutturale e non transitorio dell'organico, che non consente altre soluzioni. Nel caso di esito positivo della consultazione con i sindacati e nell'ambito di un accordo sulla forza lavoro in esubero, conclude la nota, la società è aperta a valutare misure ragionevoli tali da favorire la ricollocazione dei dipendenti.
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