1 024
Fashion Jobs
BALENCIAGA LOGISTICA S.R.L.
Balenciaga - Supply Chain Specialist
Tempo Indeterminato · CERRETO GUIDI
MICHAEL PAGE ITALIA
Retail Director Outlet Emea - Fashion - Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
SHOWROOM 999
Area Manager Italia/Estero
Tempo Indeterminato · MILANO
FOURCORNERS
Customer Service Specialist
Tempo Indeterminato · DUBAI
MICHAEL KORS
Sales Supervisor, Bergamo (Orio al Serio) - Part Time 32h
Tempo Indeterminato ·
ANTONY MORATO
District Manager Retail
Tempo Indeterminato · NOLA
MICHAEL PAGE ITALIA
Area Manager Franchising Estero - Abbigliamento Lusso - Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
RANDSTAD ITALIA
Responsabile Vendite (Tessuti Per Arredamento)
Tempo Indeterminato · MONZA
JIMMY CHOO
IT Factory Senior Manager
Tempo Indeterminato · FLORENCE
GUCCIO GUCCI S.P.A.
Gucci_mrtw Design Collection Development Manager
Tempo Indeterminato · MILAN
CONFIDENTIEL
Customer Service Specialist
Tempo Indeterminato · MILAN
LPP ITALY SRL
Project Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
ANTONIA SRL
Buying Assistant_customer Care
Tempo Indeterminato · MILANO
FLAVIO CASTELLANI
Showroom
Tempo Indeterminato · MILANO
SKECHERS
Customer Service Representative
Tempo Indeterminato · VIMERCATE
LENET
Addetto/a Affari Generali e Societari
Tempo Indeterminato · BOLZANO
HERMES ITALIE S.P.A.
Stock Operations Manager - Boutique Milano
Tempo Indeterminato · MILANO
HERMES ITALIE S.P.A.
in Store Customer Experience Specialist - Boutique Firenze
Tempo Indeterminato · FIRENZE
HERMES ITALIE S.P.A.
in Store Customer Experience Specialist - Boutique Roma
Tempo Indeterminato · ROMA
HERMES ITALIE S.P.A.
in Store Customer Experience Supervisor - Boutique Milano
Tempo Indeterminato · MILANO
HERMES ITALIE S.P.A.
Press And Showroom Relations Coordinator
Tempo Indeterminato · MILANO
FOURCORNERS
Responsabile Ricerca Pellami, Tessuti, Accessori e Lavorazioni - Calzatura
Tempo Indeterminato · VENEZIA
Di
Adnkronos
Pubblicato il
21 feb 2014
Tempo di lettura
3 minuti
Scarica
Scaricare l'articolo
Stampa
Dimensione del testo

Istat: inflazione a +0,7% in un anno

Di
Adnkronos
Pubblicato il
21 feb 2014

''Nel mese di gennaio 2014, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente e dello 0,7% nei confronti di gennaio 2013 (lo stesso valore di dicembre 2013), confermando la stima provvisoria''. Lo rileva l'Istat.

Foto: Ansa - Foto: Ansa


''A determinare la stabilità dell'inflazione è l'effetto combinato, da un lato dell'accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti e l'ulteriore riduzione della flessione di quelli dei Beni energetici non regolamentati; dall'altro, dei rallentamenti delle dinamiche inflazionistiche di gran parte delle rimanenti tipologie di prodotto, il più marcato dei quali interessa gli Alimentari freschi'', continua l'Istat.

''L''inflazione di fondo', al netto degli alimentari freschi e dei beni energetici, sale all'1,0%, dallo 0,9% di dicembre; mentre, al netto dei soli beni energetici, resta stabile all'1,0% -continua la nota-. Il rialzo mensile dell'indice generale è dovuto sia a fattori stagionali, che spiegano la crescita dei prezzi dei Vegetali freschi (+4,6%), sia agli aumenti congiunturali della maggior parte delle altre tipologie di beni e servizi; a mitigare questo rialzo è il calo mensile dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-0,6%), anch'essi influenzati da fattori di natura stagionale''.

''L'inflazione acquisita per il 2014 è pari allo 0,2% - prosegue l'Istat -. Il tasso di crescita tendenziale dei prezzi dei beni scende allo 0,3%, dallo 0,4% di dicembre, mentre quello dei prezzi dei servizi sale all'1,1% (era +1,0% nel mese precedente). Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di due decimi di punto percentuale rispetto a dicembre 2013''.

''I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (il cosiddetto carrello della spesa, l'indice 'grocery', ndr) crescono dello 0,3% su base mensile e dell'1,3% su base annua (era +1,7% a dicembre). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto registrano un rialzo congiunturale dello 0,4% e crescono dell'1,2% su base tendenziale (lo stesso valore rilevato a dicembre)'', continua l'Istat. ''L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce del 2,1% su base mensile e cresce dello 0,6% su base annua, con un rallentamento di un decimo di punto percentuale rispetto a dicembre (+0,7%). Anche in questo caso sono confermate le stime preliminari. La flessione congiunturale è in larga parte dovuta ai saldi invernali dell'abbigliamento e calzature, di cui l'indice Nic non tiene conto'', conclude la nota.

Per il Codacons, ''con il crollo dei consumi in atto, l'inflazione non dovrebbe nemmeno essere bassa, ma negativa. I prezzi, insomma, dovrebbero scendere, se ci fosse un libero mercato''. ''Questa bassa inflazione tradotta in cifre, equivale, in termini di aumento del costo della vita, ad una stangata annua pari a 234 euro per una famiglia di 3 persone, 248 per una di 4 componenti'', conclude il Codacons.

Pietro Giordano, presidente nazionale di Adiconsum, sottolinea che ''il vero problema non è in questo momento l'inflazione che rischiava di trasformarsi in deflazione con effetti devastanti per l'economia del Paese, ma è la contrazione del reddito delle famiglie dovuto alla pesante tassazione diretta ed indiretta e ad una disoccupazione giovanile femminile pesantissima accompagnata dalla diffusione degli ammortizzatori sociali come cassa integrazione e mobilità per l'assenza di occupazione''.

Coldiretti rileva, da parte sua, che ''sono i vegetali freschi a far segnare il maggior aumento congiunturale dei prezzi con un incremento del 4,6% dovuto soprattutto alle bizzarrie del tempo con una finta primavera''.

Copyright © 2024 AdnKronos. All rights reserved.