21 ott 2014
Issey Miyake : nuova boutique a Londra
21 ott 2014
Issey Miyake torna a Londra con un nuovo store. La griffe giapponese ha chiuso la scorsa estate il suo storico flagship store di Conduit Street per aprire lo scorso week-end un nuovo flagship in un'ex banca, situato proprio al centro del quartiere di Mayfair, fra Bond Street e Hanover Square.
Il nuovo punto vendita, che misura 500 m2 ed è suddiviso su due piani, con circa 20 metri di vetrine sulla strada, si trova al 10 di Brook Street, non lontano dall'altra boutique londinese di Issey Miyake, interamente dedicata alla linea di abiti pieghettati Pleats Please, che si trova al n° 20 della stessa via, dove si trovano anche gli uffici del brand.
Il nuovo negozio ospita tutte le collezioni della griffe, ad eccezione dunque di Pleats Please. Dall'abbigliamento agli accessori, passando per gli orologi e il profumo, vi si può trovare tutto l'universo di Issey Miyake, compresa la linea Homme Plissé, disponibile fino ad ora solamente in Giappone. Inoltre, uno spazio è riservato alle tante versioni della celebre borsa “Bao Bao”.
A partire dalla prossima stagione, dovrebbero essere introdotti anche i vestiti realizzati con la tecnica “3D Steam Stretch”, la nuova creazione del marchio, presentata nel corso delle ultime sfilate parigine da parte del direttore creativo delle collezioni Donna, Yoshiyuki Miyamae.
Il layout del negozio è stato progettato dall’artista/designer giapponese Tokujin Yoshioka, così come i suoi mobili, gli accessori e le sedute. Yoshioka ha cercato prima di tutto di valorizzare le creazioni del brand lavorando sui materiali e miscelando nel suo progetto tecnologia e artigianato. Due elementi che caratterizzano i vestiti di Issey Miyake.
E quindi, il designer nipponico ha utilizzato dei grandi pannelli in alluminio blu anodizzato, vale a dire leggermente ossidati, mentre il pavimento è rivestito da una lastra di calcestruzzo creata appositamente su misura. L’insieme è minimalista e molto curato nei dettagli.
Con questo negozio, Issey Miyake può adesso contare su 17 boutique a nome proprio nel mondo, la maggioranza delle quali in Asia.
Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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