Gianluca Bolelli
7 mar 2017
Isetan Mitsukoshi: Toshihiko Sugie è il nuovo CEO
Gianluca Bolelli
7 mar 2017
Nella giornata di martedì 7 marzo, Isetan Mitsukoshi Holdings ha nominato un nuovo CEO, che prenderà il timone della principale catena giapponese di grandi magazzini. Il nuovo manager dovrà principalmente cercare di far fronte al forte calo delle spese da parte dei turisti stranieri.
In una dichiarazione alla Borsa di Tokyo, Isetan Mitsukoshi ha annunciato infatti che Toshihiko Sugie diventerà il suo nuovo Chief Executive Officer a partire dal 1° aprile, ruolo in cui sostituirà Hiroshi Ohnishi, che si trovava alla testa del gruppo dal 2012.
Secondo Isetan Mitsukoshi, questo cambiamento permetterà “di far crescere ulteriormente il valore dell’azienda, mediante l’inserimento di un nuovo management”. I portavoce della società non sono stati disponibili a fare alcun commento.
Secondo l’agenzia Reuters, le vendite dei grandi magazzini giapponesi sono diminuite a meno di 6.000 miliardi di yen (49,7 miliardi di euro) nel 2016, lontane dal record di 9.700 miliardi di yen del 1991. I marchi di alta gamma soffrono in particolare della debole crescita economica, ma anche del cambiamento delle preferenze dei consumatori e della concorrenza dell’e-commerce.
Il settore ha sperimentato un periodo di ripresa negli ultimi anni a causa dell'esplosione degli acquisti di articoli costosi, come gli orologi e i gioielli, da parte dei turisti stranieri, in particolare cinesi. Questo periodo è terminato, anche se il numero di turisti è aumentato del 21,8% nel 2016, secondo l’organizzazione giapponese del turismo. Oltre il 70% dei turisti che arrivano in Giappone sono originari di Cina, Corea del Sud, Taiwan e Hong Kong.
Isetan Mitsukoshi ha inoltre annunciato che le sue vendite nei duty free, sovente usate per stimare le spese dei visitatori stranieri, sono calate del 19%, a 36,7 miliardi di yen, negli ultimi tre trimestri dell’esercizio 2016.
In un'intervista dello scorso anno accordata a Reuters, Hiroshi Ohnishi aveva dichiarato che i turisti cinesi non spendevano più quanto nei due o tre anni precedenti. E aveva aggiunto che lo shopping stava diventando sempre meno importante per questi ultimi, mentre oggigiorno il loro interesse si andava concentrando maggiormente sulla visita di siti turistici.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: Reuters
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