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30 gen 2020
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Intimo-Calzetteria: export italiano a 2,9 miliardi nei primi 9 mesi del 2019

Pubblicato il
30 gen 2020

Con il salone dell’intimo Immagine Italia pronto ad aprire i battenti coi suoi 86 espositori in rappresentanza di 200 brand, il comparto della biancheria intima si mostra abbastanza solido, a giudicare dai dati di export del periodo gennaio-settembre 2019 elaborati dal Centro Studi di Camera di Commercio di Pistoia su dati Infocamere e Istat, nel quale, a livello nazionale, sono state esportate merci per un valore di quasi 2,9 miliardi di euro.

Verdissima


Il dato seppur provvisorio, manifesta una tenuta del settore sui mercati e un ottimo andamento degli ultimi due anni. Al 30 di settembre, l’Intimo italiano registra un incremento del +6,2% per le esportazioni nei primi 9 mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018, e del +7,6% per le esportazioni 2019 su quelle del 2017.
 
La bilancia commerciale in questo settore continua ad essere negativa, ma si riduce nuovamente la forbice fra le importazioni e le esportazioni. Le esportazioni erano il 99,5% delle importazioni nei primi nove mesi del 2017, il 94,5% nel 2018 e sono 96,9% nel 2019. Dal 2018 al 2019, sempre con riferimento ai primi 3 trimestri dell’anno, le importazioni crescono del 3,6%.

I Paesi dove maggiormente si sono indirizzati i flussi export nei primi 3 trimestri del 2018 sono principalmente europei (il 75,4%). In testa la Germania (10,7% del totale esportato con un aumento del 3,7%), seguita da Francia (9,8% del totale esportato con un aumento di + 2%), Spagna (8,0% del totale esportato con un aumento di +5,6%), Regno Unito (9,9% del totale esportato con una crescita del 19,1%) e Svizzera (6,7% del totale esportato con una flessione di -0,2%).
 
Interessante l’andamento positivo dei Paesi BRICS, verso i quali è destinato l’8,2% del totale esportato, con un aumento del 11,2%. Fra questi continua la ripresa del valore di biancheria intima esportato in Russia, che nel periodo in esame esprime una crescita del 2,4%, rappresentando il 4,1% del totale esportato, e in Cina dove è diretto il 3,7% del totale, con un aumento nel corso dell’ultimo anno del 21,7%.
 
Notevole l’export verso l’Asia nel suo complesso (17,2% del totale esportato per un +10,3%). Crescono anche le esportazioni verso gli Stati Uniti del 6,8% nei primi nove mesi del 2019 (4,6% del totale esportato). Nel Medio Oriente è indirizzato il 2,9% del valore esportato totale, il che significa però una flessione pari al -11,8%.
 
Il settore della calzetteria flette del 5,4%
 
Per quanto riguarda il segmento della calzetteria, elaborati dal Centro Studi di Camera di Commercio di Pistoia su dati Infocamere e Istat, nel periodo gennaio-settembre 2019 a livello nazionale sono state esportate merci per un valore di quasi 508 milioni di euro, con una flessione rispetto allo stesso periodo del 2018 pari a -5,4%.
 
I mercati di riferimento sono quasi esclusivamente localizzati in Europa, che riceve il 92% dei flussi e che vede una decrescita del valore esportato pari a -6%. Negativa anche la performance delle esportazioni nell’Area del Mediterraneo (-8,6%), che rappresentano il 19,2% del totale esportato. 

Emilio Cavallini


Diminuiscono inoltre le esportazioni dirette in America (-4,3%) e crescono quelle verso l’Asia (+7%), dopo l’andamento negativo nello stesso periodo dell’anno precedente. Le importazioni crescono di un valore pari al +8%.
 
Si mantiene comunque molto positiva la bilancia commerciale del settore, con un saldo complessivo di oltre 227 milioni di euro.
 
Sempre al 30 settembre 2019, il settore della produzione di biancheria intima conta in Italia 1.589 imprese attive, con un totale di circa 13.392 addetti che, se sommati al settore della calzetteria, fanno 2.357 imprese con oltre 25.527 addetti.
 
Per quanto riguarda la biancheria intima, la regione con il maggior numero di imprese è la Lombardia (392 imprese che costituiscono il 24,7% del totale Italia) a cui seguono la Puglia (311 imprese, il 19,6% del totale) e la Campania (169 imprese, il 10.6%). La Toscana si trova al quarto posto con 116 imprese attive seguita dal Piemonte (102) e dal Veneto (97) e pesa sul totale nazionale per il 7,3%.
 
Anche nel comparto di produzione di calzetteria la Lombardia la fa da padrona, con 496 imprese attive (il 64,6%). Seguono la Puglia (113 imprese, il 14,7%) e la Toscana con il 4,3% e 33 imprese. Nonostante la contrazione del numero delle imprese che continua anche nel corso degli ultimi anni, il peso del valore delle esportazioni di questi settori rimane pur sempre considerevole, conclude il Centro Studi della Camera di Commercio di Pistoia.

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