Intersport si appresta a fare un’offerta d’acquisto per Go Sport
La catena di negozi di articoli sportivi Intersport si appresta a fare un’offerta d’acquisto per il suo concorrente Go Sport, che si trova in amministrazione controllata, ha appreso l’agenzia francese AFP da una fonte vicina alla vicenda, confermando le informazioni in possesso di Les Echos. Inoltre si viene a sapere che il direttore generale del gruppo transalpino in difficoltà, appena nominato, è stato licenziato.

Questa offerta d‘acquisto, la cui portata non è stata resa nota, deve essere depositata entro questo venerdì, termine ultimo per la presentazione delle offerte al tribunale commerciale di Grenoble, che aveva posto Go Sport in amministrazione controllata a febbraio.
Intersport è un colosso della distribuzione di articoli di sport e moda. Il gruppo ha registrato nel 2021 un forte progresso (+23,6%), generando un fatturato di 2,76 miliardi di euro (di cui 120 milioni di euro generati sul web). Nel 2022, ha mantenuto il titolo di leader nelle vendite di abbigliamento in Francia (in volume), davanti agli specialisti del prêt-à-porter (secondo i dati di Kantar).
Con i suoi 9,1 milioni di clienti rivendicati, Intersport si affida in Francia a un network composto da 431 negozi situati in pianura, 259 punti vendita in montagna, 68 unità del suo format urbano Blackstore e 10 outlet. Go Sport possiede attualmente 215 negozi, tra diretti e in franchising, con le insegne Go Sport e Endurance Shop.
Secondo L'Obs, un altro player dello sport sarebbe in corsa per acquisire Go Sport: si tratta del gruppo britannico Frasers, proprietario del brand Sports Direct, a capo di una decina di punti vendita nell'Esagono.
Il quotidiano indica anche che il gruppo HPB intende proporre un piano di continuazione nell’ambito di questa procedura.
Patrick Puy è stato licenziato
Inoltre, il direttore generale di Go Sport, Patrick Puy, è stato licenziato dalla casa madre Hermione People & Brands (HPB), due mesi dopo il suo arrivo, ha appreso giovedì l’AFP da quest'ultima. HPB non ha voluto commentare le ragioni di tale revoca, rivelate inizialmente dal quotidiano Le Monde e dalla rivista specializzata LSA.

Specialista in ristrutturazioni aziendali e recentemente transitato da Vivarte, Patrick Puy è stato nominato alla testa di Go Sport il 4 gennaio scorso. HPB lo ha poi presentato come “esperto del dialogo sociale nel mondo degli affari”, indicandolo come responsabile di “perseguire la necessaria trasformazione” della società. È stato il secondo direttore generale in meno di un anno per Go Sport dopo Benoît Verdier, nominato a fine febbraio 2022.
Go Sport è anche oggetto di un'inchiesta per “appropriazione indebita di beni sociali” dopo che “i revisori hanno trasmesso diverse rivelazioni di fatti criminosi”, secondo la procura di Grenoble. Un fascicolo affidato alla Giurisdizione Nazionale per la Lotta alla Criminalità Organizzata (Junalco), di Parigi, perché riqualificato per sospetti di “associazione a delinquere per truffa in banda organizzata”.
Da anni in perdita, il gruppo, fondato nel 1978 e con sede a Sassenage, alla periferia di Grenoble, è stato acquistato a fine 2021 per un euro simbolico da HPB dalla casa madre del gruppo di distribuzione alimentare Casino, ovvero la società Rallye, essa stessa pesantemente indebitata. L'azienda impiega poco più di 2.000 persone.
Attualmente insolvente, la FIB è la holding dell'imprenditore di Bordeaux Michel Ohayon, che si trova in una bruttissima situazione di caos personale, tra difficoltà finanziarie e sospetti di frode. Le sue filiali includono HPB, che riunisce diverse catene di negozi, tra cui Camaïeu, che è stata liquidata nel settembre 2022, Go Sport e Gap France, anch'esse in amministrazione controllata. HPB è stata posta in amministrazione controllata a gennaio.
Con AFP
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