12 nov 2021
Intercos archivia i primi nove mesi a 485,4 milioni di euro, in crescita del +10,7%
12 nov 2021
Il colosso italiano del beauty Intercos ha realizzato nei primi mesi del 2021 un giro d’affari di 485,4 milioni di euro, in crescita del 10,7%. L’EBITDA rettificato si è attestato a 70,6 milioni (+13,3%), con un margine sui ricavi pari al 14,5%, rispetto al 14,2% dei primi nove mesi del 2020. Nel terzo trimestre 2021 i ricavi sono stati di 170,8 milioni, in crescita del +6,1%, con un EBITDA di 26,5 milioni (15,5% dei ricavi).
“Oggi, a pochi giorni dal nostro esordio su Euronext Milan, pubblichiamo i risultati dei primi 9 mesi del 2021. Un anno sicuramente atipico per tutte le aziende del settore, caratterizzato da un primo trimestre ancora marcato dagli effetti della pandemia e da una successiva fortissima accelerazione della domanda, che ha però causato una marcata crisi globale dei trasporti e della supply chain”, ha sottolineato Renato Semerari, Amministratore Delegato di Intercos S.p.A. “In questo contesto, abbiamo registrato una crescita dei ricavi consolidati a doppia cifra nonostante un effetto valute a noi sfavorevole”.
Per quanto riguarda le differenti categorie merceologiche, il make-up ha totalizzato ricavi pari a 296,9 milioni di euro, in aumento del +11,6% (+6,9% a parità di perimetro) rispetto al precedente esercizio, grazie soprattutto all’allentamento delle misure restrittive legata alla pandemia, alla crescita in America e all’espansione del mercato cinese. Lo skincare si è attestato a 93,7 milioni di euro, salendo del +33,7% (+5,5% a parità di perimetro) in parte grazie all’e-commerce e in parte al consolidamento di Intercos Korea Inc. per i primi nove mesi del 2021, che ha determinato ricavi aggiuntivi pari a 18,6 milioni. Infine, a differenza delle altre categorie, la divisione Hair & Body, nella quale rientrano le vendite di prodotti per l’igienizzazione delle mani pari, ha conosciuto una flessione del -7,4%, a 94,8 milioni di euro, in virtù del calo della domanda per tali prodotti. Al netto delle vendite di hand sanitizer, la divisione ha registrato una crescita del +4,4%. Nel solo terzo trimestre, il make up è salito del +9% e lo skin care del 12%, mentre Hair & Body ha conosciuto una flessione del -7,7%.
Su base geografica, nei primi 9 mesi l’area EMEA è scesa del -1,7% a 240,1 milioni di euro, mentre le Americhe hanno messo a segno una crescita del +16,2% e un fatturato di 154 milioni. In virtù del consolidamento di Intercos Korea, l’Asia ha registrato un aumento del +47,5%, che si attesta comunque al +26% al netto dell’operazione. Nel terzo trimestre, l’Asia è salita del 7,8%, le Americhe del 19,5%, mentre in EMEA si registra ancora una flessione del -2,1%, imputabile soprattutto ai minori volumi di hand sanitizers (+2,3% escludendo tali prodotti).
“I nostri risultati non riflettono ancora pienamente la ripresa post-Covid della società. L’andamento del nostro ingresso ordini e la totalità del portafoglio sono ben più positivi del nostro trend di ricavi, in quanto già superiori ai livelli del 2019. La crisi della supply chain è infatti peggiorata progressivamente raggiungendo nuovi picchi nelle ultime settimane. L’approvvigionamento dei principali componenti per la produzione (…) ha raggiunto livelli assolutamente imprevedibili. E questo non ci ha permesso di concretizzare appieno tutto il lavoro svolto dal nostro team. Purtroppo, queste difficoltà sono previste perdurare per i prossimi mesi, costringendoci a continui sforzi per minimizzarne le conseguenze”, conclude Semerari, evidenziando inoltre che negli ultimi mesi la società ha presentato a oltre 143 clienti a livello mondiale la collezione “Revolution Reloaded”, con 128 nuove formule, che ha riscosso molte interesse.
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