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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
13 set 2019
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Inditex: sette catene e una strategia sul lungo periodo

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
13 set 2019

Implementare una piattaforma globale rimane la pietra angolare della strategia di crescita di Inditex. Combinando la crescita digitale con nuove superfici commerciali di qualità dotate delle ultime e più attuali tecnologie, il futuro più luminoso promesso dal gruppo originario della Galizia dovrebbe trovare conferme. Per ora l’azienda di Amancio Ortega può essere molto soddisfatta dei propri conti: il fatturato è aumentato del 7% per raggiungere i 12,820 miliardi di euro nel primo semestre dell’anno, caratterizzati secondo Pablo Isla dallo “sviluppo di una strategia a lungo termine”. Ecco un’analisi in profondità del business e dei progetti per il futuro dei sette marchi di Inditex.

La cantante Billie Eilish ha siglato una collaborazione con Bershka - Bershka


Stradivarius e Uterqüe, le locomotive
 
Stradivarius, specializzato nella moda giovane, e Uterqüe, l’etichetta di “alta gamma”, si caratterizzano per essere le due locomotive trainanti del gruppo: si tratta infatti dei due soli marchi che mostrano una crescita in doppia cifra. Il presidente di Inditex ha tenuto a sottolineare “la forte crescita di Stradivarius”. L’insegna ha registrato un incremento di fatturato del 12,5%, a 776 milioni di euro, nel primo semestre, segnato dall’apertura della sua prima boutique in Belgio e dalla nomina di Javier Equirón alla direzione finanziaria.

Nonostante si posizioni come marchio più piccolo del gruppo iberico con i suoi “soli” 52 milioni di euro di giro d’affari, Uterqüe è cresciuto del 13% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Negli ultimi mesi, il brand ha presentato una collaborazione con il marchio americano di make up Bobbi Brown.
 
Pablo Isla ha anche tenuto a sottolineare “l'ottimizzazione di Bershka e Pull & Bear”, catene che hanno rispettivamente registrato aumenti dei propri fatturati del 3,3% e del 2,6%, a 1,08 miliardi di euro e 873 milioni di euro. I due marchi rimangono quelli che generano il maggior fatturato dopo Zara. Pull&Bear lavora molto bene in Europa e si è assicurato due nuove location strategiche, in Lussemburgo e in rue d'Antibes a Cannes. Altrettanto strategica la sua partnership con il festival di Barcellona “Primavera Sound”.
 
Massimo Dutti, che arriva in quarta posizione nella corsa al volume delle vendite con 844 milioni di euro (+4%), ha messo a segno un bel colpo promozionale la scorsa settimana con la sfilata esclusiva organizzata nel suo flagship di Barcellona, su Paseo de Gracia. Anche Oysho è approdato in Lussemburgo e prosegue lo sviluppo delle proprie linee sportive. Penultimo del gruppo in termini di giro d’affari, Oysho realizza comunque vendite per 301 milioni di euro, in crescita del 3,8%.
 
Zara sempre in testa
 
Il punto di riferimento del gruppo galiziano sembra inarrestabile. Con una crescita del 7,3%, le vendite di Zara hanno raggiunto la cifra di 8,895 miliardi di euro nel primo semestre e rappresentano circa il 69% delle vendite complessive di Inditex. A titolo indicativo, e nello stesso periodo, il suo diretto concorrente, lo svedese H&M, ha registrato 10,290 miliardi di euro di giro d’affari.
 
Inoltre, Inditex ha rivelato che la catena conta di dare nuova vivacità alle sue linee secondarie, Zara Man e Zara Kids. Non conosciamo ancora i dettagli di queste evoluzioni, che saranno precedute dal lancio del nuovo logo di Zara all’inizio del nuovo anno.

La nuova immagine di un negozio Zara Uomo - Inditex


Zara ha presentato la propria offerta online su 15 nuovi mercati e sta preparando lanci in Sudafrica, Ucraina, Colombia e Filippine. Invece, l’integrazione di Zara Home all’e-shop di Zara comincerà nel Regno Unito il 17 settembre.
 
La catena aprirà anche dei negozi strategici a Roma, Varsavia, Timisoara e Pamplona. Due macro-boutique hanno poi aperto i battenti al Dubai Mall e in rua Preciados a Madrid.
 
Tutte le catene del gruppo hanno inaugurato nuove vetrine chiave in un totale di 31 mercati. Ma ristrutturazioni ed ampliamenti non sono stati da meno, avendo riguardato un centinaio di negozi. Inditex possiede 7.420 punti vendita in 96 nazioni. Per regione geografica, l'Europa (Spagna esclusa) resta il primo sbocco di Inditex con il 44,4% delle vendite, seguita dall’Asia (24%), dall’America (16%) e dalla Spagna (15,6%).
 
In cosa investe Inditex?
 
“Voglio sottolineare gli investimenti effettuati nei negozi, ma anche in logistica e tecnologia, che sono elementi fondamentali per l'implementazione della nostra piattaforma integrata di negozi e servizi online a disposizione dei clienti”, ha puntualizzato Pablo Isla durante la conferenza con gli analisti, a cui ha partecipato per la prima volta il nuovo direttore generale Carlos Crespo.

Il progetto dei nuovi studi di Zara.com ad Arteixo (La Coruña) - Inditex


Secondo l'azienda, l'implementazione della tecnologia RFID è essenziale per lo sviluppo di un modello integrato. Questo sistema è già completamente incorporato in Zara, Massimo Dutti e Uterqüe, ma sarà esteso a tutte le catene solo nel 2020. Lo sviluppo digitale è completato dalla modernizzazione delle strutture e dei centri logistici del gruppo. Continuano poi i lavori di costruzione del nuovo edificio di produzione audiovisiva di Zara.com ad Arteixo (La Coruña), grazie a un investimento di 31,5 milioni di euro. È in costruzione anche il punto di collegamento logistico di Lelystad (Paesi Bassi), piattaforma che inizierà a funzionare parzialmente da questo semestre. In più, l’azienda ha cominciato i lavori per rafforzare la capacità tecnologica e di elaborazione dati del gruppo ad A Laracha (La Coruña).
 
Per i prossimi mesi, le previsioni di Inditex sono ottimistiche, in attesa di una crescita comparabile delle vendite dal 4% al 6%. Inoltre, Pablo Isla ha voluto sottolineare l’incoraggiante debutto della stagione Autunno-Inverno. A proposito della guerra degli sconti e dell'uso generalizzato delle promozioni, il dirigente spagnolo ha affermato la volontà del gruppo di rimanerne ai margini. “La maggior parte delle nostre vendite viene realizzata a prezzo pieno”, ha concluso. Per conoscere le prossime cifre pubblicate da Inditex sarà necessario attendere la presentazione finanziaria del terzo trimestre, prevista per il prossimo 11 dicembre.

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