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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
15 dic 2022
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Inditex continua a crescere con numeri record nel terzo trimestre

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
15 dic 2022

Oltre a continuare a battere record di risultati finanziari nel terzo trimestre dell'anno, Inditex è sicura del suo potenziale di sviluppo. Lo ha sottolineato il CEO del colosso spagnolo, Óscar García Maceiras, durante la presentazione dei risultati agli analisti, mercoledì 14 dicembre. “Abbiamo notevoli opportunità di crescita”, ha ripetuto più volte il dirigente, riferendosi sia al progresso economico che all'espansione internazionale della società. Nei primi 9 mesi dell'anno l'azienda di abbigliamento ha registrato dei “massimi storici”, vedendo aumentare il proprio fatturato del 19%, a 23,055 miliardi di euro, e l'utile netto del 24%, a circa 3,1 miliardi di euro.

Óscar García Maceiras, CEO di Inditex - Inditex


“Le opportunità di crescita sono dovute alla nostra presenza globale in 215 mercati, con una quota di mercato bassa e un settore molto frammentato”, ha analizzato il massimo dirigente della società con sede ad Arteixo (La Coruña), insistendo sul fatto che l'obiettivo è quello di “massimizzare la crescita organica”. E ha aggiunto: “Il nostro modello di business sta operando al massimo ritmo e crediamo di avere grandi opportunità di espansione”. Da parte sua, il direttore finanziario di Inditex, Ignacio Fernández, ha celebrato “l'ottima performance” della società nonostante il “contesto difficile”.
 
Durante i primi 3 trimestri, Inditex ha aumentato le vendite negli store fisici e online in tutte le aree geografiche, mantenendo il mercato statunitense come il secondo mercato più importante per volume delle vendite, dietro solamente alla Spagna, e ha registrato “vendite robuste” in tutti i formati, evidenziando la “forte performance” della sua più grande catena, Zara. Sul canale digitale, Inditex non ha fornito dati dettagliati, indicando che le vendite vi sono state “soddisfacenti” e superiori allo stesso periodo dell'anno precedente, quando la crescita era stata del 28%. L'obiettivo è che il 30% del fatturato provenga dal canale online nel 2024.

Dopo aver aperto negozi in 30 mercati, alla fine del periodo considerato la società operava a livello internazionale con un totale di 6.307 punti vendita, 350 in meno delle 6.657 boutique che contava al 31 ottobre 2021. Solo nel terzo trimestre dell’esercizio in corso, Inditex ha chiuso 63 negozi.
 
Analizzando i format, la più colpita è stata Oysho, che ha registrato 17 chiusure nette fino a rimanere con 521 boutique. Zara, catena principale della società, opera con 1.935 negozi (di cui 53 per Zara Kids e 456 per Zara Home), 11 in meno rispetto all'inizio del periodo. Da parte loro, Bershka e Massimo Dutti hanno registrato 12 chiusure, riducendo le loro reti rispettivamente a 657 e 605 punti vendita. Infine, la catena di moda giovane Pull&Bear conta 858 punti vendita, 8 in meno rispetto a 3 mesi fa, mentre Stradivarius rimane costante, con 920 punti vendita.

Cina, Stati Uniti e Russia nel mirino

Per aree geografiche, la società galiziana ha indicato che l'evoluzione del giro d’affari è dipesa ed è stata influenzata dalle varie restrizioni e confinamenti. Tuttavia, Marcos López, direttore dei marketplace di Inditex, ha assicurato che la società continua a mantenere gli occhi puntati sul mercato cinese nonostante la prudenza generale del settore in questo momento. “Siamo fiduciosi nelle nostre opportunità in Cina a medio e lungo termine. Il potenziale nella regione continua ad essere importante e quel mercato continuerà ad essere una delle priorità del gruppo”, ha affermato il manager.

L'ultima limited edition di Zara ha come protagonista della campagna Irina Shayk - Zara


Nella regione, Inditex opera attualmente con circa 180 negozi fisici. Lo stesso 14 ottobre, la storica responsabile del gruppo in quell’area, Eva Serrano, è stata annunciata come nuova presidente del marchio Calvin Klein. A capo del mercato cinese, Inditex ha dunque collocato Eugenio Bregolat.
 
Negli Stati Uniti, un altro dei mercati prioritari, Inditex possiede un centinaio di vetrine, ma non prevede di espandervi la propria presenza fisica. Per mitigare l'impatto della cessazione dell'attività del gruppo nella Federazione Russa, la società di Amancio Ortega ha inserito nel bilancio un onere di 14 milioni di euro, che si aggiunge ai 216 milioni di euro già iscritti nei conti del primo trimestre dell’esercizio finanziario in corso. Inditex stima che “questo provvedimento copre sostanzialmente l'impatto” del suo ritiro dalla regione, dove fino al 5 marzo aveva 515 negozi e 9.000 dipendenti. Secondo gli analisti, il mercato rappresentava oltre il 5% del fatturato globale dell'azienda, superando i 5 miliardi di euro. Lo scorso ottobre, il conglomerato spagnolo ha ceduto le sue attività in Russia al gruppo Daher. I dettagli finanziari dell'operazione non sono stati resi noti.

Date le possibili tensioni nella filiera nel corso dell'anno, l'azienda ha “temporaneamente” anticipato inserimenti a magazzino per garantire la disponibilità dei prodotti. Al 31 ottobre, questo dato era cresciuto del 27%; mentre i livelli erano superiori del 15% rispetto all'8 dicembre. La società prevede inoltre che l'investimento ordinario dell'esercizio rimanga pari a 1,1 miliardi di euro e che, ai cambi correnti, l'impatto valutario risulti neutrale sul fatturato dell'esercizio.
Per quanto riguarda i prezzi, Inditex mantiene la stessa strategia annunciata lo scorso marzo. In altre parole, un aumento “progressivo e selettivo, che interessa determinate categorie, prodotti o collezioni, solo in quelle circostanze che rendano necessaria la tutela dei margini”. Marcos López ha assicurato che gli aumenti saranno limitati a una sola cifra percentuale.

L'esterno del futuro negozio Zara sugli Champs-Élysées - Zara


Come in tutte le presentazioni del gruppo presieduto da Marta Ortega, i dirigenti hanno ripetutamente insistito sulla solida performance operativa del loro modello integrato. “Continuiamo a crescere grazie alla nostra offerta di moda unica basata su creatività, design, qualità e bellezza; l'esperienza cliente ottimizzata, la sostenibilità e il talento e l'impegno dei nostri team”, ha affermato Óscar García Maceiras, sottolineando le priorità dell'azienda: “Continuare a investire nello sviluppo del business, offrire un'esperienza unica e proporre un'offerta sempre più all'avanguardia”. Quest'ultimo asse di sviluppo è, senza dubbio, uno di quelli che stanno avendo l’accelerazione maggiore sotto la nuova presidenza, promuovendo collaborazioni selezionate, lanci premium o campagne iconiche per migliorare qualitativamente l'offerta e la percezione del cliente.

Prossima grande apertura sugli Champs Elysées

Per quanto riguarda le prospettive future, l'amministratore delegato ha indicato la prosecuzione della strategia di apertura di “flagship store strategici in luoghi chiave”, come la recente inaugurazione del superstore Zara di 6.000 metri quadrati nel centro di Valencia o i rinnovamenti della catena a Busan o Kyoto. Seguendo queste linee di distribuzione al dettaglio, l’insegna sarà protagonista di un “importante opening” la prossima primavera a Parigi. Come anticipato da FashionNetwork.com, Zara si trasferirà sugli Champs-Élysées, passando dal numero 92 al 74 dell'ambita avenue.

Come riportato dal CEO, il flagship avrà una superficie di 3.600 metri quadrati, incorporerà la nuova immagine degli store col suo design eco-sostenibile, e presenterà spazi dedicati a collezioni specifiche come la linea premium “Origins”, così come ai prodotti di bellezza e alla lingerie. L’inaugurazione potrebbe coincidere con la prossima Paris Fashion Week, alla quale Zara è solita partecipare attraverso eventi pop up, o anche con la presentazione dei risultati finanziari annuali, prevista per il 15 marzo 2023.

Infine, Óscar García Maceiras ha rivelato che i piani dell'azienda includono il lancio del programma “Zara Pre-Owned” in “vari mercati principali nel corso del prossimo anno”. Lanciata nel Regno Unito lo scorso novembre, l'iniziativa consiste in una piattaforma integrata disponibile nella app Zara e nei negozi fisici e online dell’insegna, con la quale i clienti possono accedere ai servizi di riparazione, rivendita e noleggio dei capi del brand.

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