Inditex consolida la propria offerta di profumeria
Inditex non vuole essere associato solamente alla moda, ed è nella diversificazione che si potrebbe evolvere il futuro del gigante galiziano. Quella che sembrava una timida proposta fatta di introduzioni progressive, si è invece consolidata come strategia di sviluppo vera e propria per il gruppo nel campo della profumeria e della cosmesi. Perché accontentarsi di regnare nella fast fashion quando è possibile crescere attorno alla costruzione di un'offerta varia e accessibile in un settore in cui i margini si annunciano più che interessanti?

Massimo Dutti è stata l'ultima catena del gruppo a fare un passo avanti nel settore della profumeria, con la presentazione di sei nuove fragranze alla fine dello scorso ottobre. L'azienda aveva già una linea di profumi, ma il rilancio ha significato un restyling dell’offerta, scommettendo sulla sua professionalizzazione. Una linea composta da tre fragranze femminili e altrettante maschili, più adatta all'attuale posizionamento della catena, che cerca di distinguersi con un'immagine più raffinata e minimalista verso il fast fashion premium. Un’operazione che non sorprende in un contesto nel quale Massimo Dutti non solo è diventata la quarta catena del gruppo come volume delle vendite, dietro a Zara, Bershka y Pull&Bear, ma è stato anche protagonista di aperture chiave, come il suo innovativo concept store tecnologico a Lisbona.
Chiamata “The Secret of Scents”, la collezione s’ispira all’universo del viaggio. Nella sua presentazione, è stata accompagnata da un packaging ‘di lusso’ che include, oltre ai campioni di tutte le fragranze, due libri in edizione limitata sull’ideazione dei profumi della linea e sulla storia del profumo. In confronto alla vecchia proposta di Massimo Dutti, le cui fragranze venivano commercializzate in negozi multimarca come Douglas, El Corte Inglés o Amazon, la nuova offerta ha anche riorganizzato la distribuzione. In questo modo, le collezioni femminili e maschili sono vendute in esclusiva presso 400 negozi del brand ed il suo e-commerce, in 32 mercati.
La strategia di Inditex di analizzare il mercato e passo dopo passo segmentare l’offerta è stata così progressiva e graduale che la crescente importanza che i profumi stanno acquisendo all’interno del gruppo galiziano sembra un'evoluzione naturale. Delle otto catene di proprietà di Inditex, Uterqüe è l'unica che non ha ancora lanciato una propria fragranza.
La sorella maggiore del gruppo, Zara, presenta un'offerta maschile e femminile consolidata con prodotti che non superano i 20 euro, comprese le fragranze Disney o Hello Kitty per i più piccoli. Sono però Pull&Bear e Bershka, le due catene dirette al cliente giovane-adolescente, le più avvantaggiate in questo settore. Oltre ad avere i propri profumi, entrambe hanno lanciato linee di make up e cosmetici l'anno scorso. Oysho, il marchio del gruppo spagnolo che ha maggiormente evoluto il suo posizionamento negli ultimi anni, passando dalla lingerie e l’homewear all’inserimento di una solida offerta sportiva di carattere tecnico, ha lanciato il suo primo profumo nel 2016. Attualmente, il marchio presenta tre fragranze dagli aromi unisex e dallo stile minimalista, nonché candele e creme con la stessa ispirazione.

Dal canto suo, Zara Home ha ampliato il suo universo dedicato alla casa con il lancio di “The Perfume Collection” all’inizio del 2017, una prima linea unisex concepita dai profumieri Alberto Morillas e Jérôme Epinett. Anche concorrenti diretti come Primark e H&M sono entrati in questo settore con prezzi simili a quelli del gruppo di Amancio Ortega, ma in termini di segmentazione e differenziazione per brand, la solidità e la varietà dell'offerta di Inditex vince per distacco.
Inditex, che si è concentrato sull'obiettivo che tutte le sue catene dispongano di uno store online attivo worldwide entro il 2020, sembra aver avvistato un'opportunità di business nel segmento delle fragranze. Secondo l’associazione Cosmetics Europe, il settore dei profumi del Vecchio Continente è arrivato a valere 11,93 miliardi di euro nel 2017. I profumi, oltre a rappresentare un investimento redditizio per l'immagine del marchio, vengono visti come la ciliegina sulla torta dell proprio business dal gigante spagnolo, che ha chiuso il 2017 con un fatturato di 25,336 miliardi di euro.
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