8 mag 2013
India: l'aumento delle esportazioni soffre dei tassi di cambio
8 mag 2013
L’India ha esportato circa 703 miliardi di rupie di abbigliamento nell'esercizio chiuso a fine marzo. Una crescita del 7% che diventa però un calo del 6% in dollari, a 12,923 miliardi di dollari USA. E inoltre, il Paese deve affrontare la crescente concorrenza della Turchia nelle esportazioni verso l'Europa.
Anche le esportazioni indiane di abbigliamento verso l’Europa registrano un calo del 21% rispetto all'anno precedente, con circa 5,129 miliardi di dollari di merci. «In gennaio e febbraio, fornitori come il Bangladesh e la Turchia hanno ottenuto degli aumenti delle loro esportazioni verso l’Europa, e la Cina e l'India hanno registrato un ribasso», ha precisato Arumugam Sakthivel, direttore dell’AEPC (Apparel Export Promotion Council), che sottolinea come il fenomeno sia proseguito in marzo.
L’America permette in parte di compensare il fenomeno. In due anni, le esportazioni indiane di abbigliamento verso gli USA sono cresciute del 4,7%, a 13,2 miliardi di dollari. E questo nonostante la notevole contrazione registrata nel gennaio e febbraio 2013, con solamente 571 milioni di dollari di merci spedite, per un calo del 7,2%.
Per sostenere gli industriali di fronte all'aumento dei prezzi delle materie prime, l’AEPC ha di nuovo reclamato un'interdizione delle esportazioni di cotone indiano. Misura che aveva contribuito in maniera netta all'impennata dei prezzi di due anni fa. L’organismo ha inoltre chiesto che i produttori indiani abbiano la possibilità di importare i loro materiali venendo esentati da ogni dazio doganale. Per Arumugam Sakthivel, si tratterebbe dell'unica risposta da dare al calo delle esportazioni registrato da luglio 2012.
Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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