Il Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York ha fatto una scommessa coraggiosa: mettere in relazione il lavoro di Elsa Schiaparelli e quello di Miuccia Prada in una mostra che presenta il "dialogo impossibile" tra questi due grandi nomi della moda. Curata da Harold Koda ed Andrew Bolton, la retrospettiva, che sarà inaugurata il 10 maggio, è stata ispirata dalla "intervista impossibile" di Miguel Covarrubias per “Vanity Fair” all'inizio degli anni '30, e propone una reinterpretazione dei capi più innovativi delle due stiliste, alla luce dei loro due percorsi creativi.

Elsa Schiaparelli e Miuccia Prada

Pur se di epoche e stili differenti, le corrispondenze nel lavoro delle due creatrici sono comunque sorprendenti. Da una parte c'è la vicinanza che hanno stabilito fra il mondo dell’arte e quello della moda. Vicina ad ambienti surrealisti, Elsa Schiaparelli ha collaborato con Dali e Cocteau all'inizio del XX secolo, mentre Miuccia Prada ha lanciato una propria fondazione per la promozione dell'arte contemporanea. Dall'altra parte, la libertà e la peculiarità delle loro creazioni avvicinano incontestabilmente queste due donne. Per Andrew Bolton, esse hanno ripetutamente "rovesciato le nozioni contemporanee di gusto, bellezza e fascino".

La mostra si compone di 90 abiti e di una trentina di accessori firmati Elsa Schiaparelli e Miuccia Prada riuniti in sette diverse tematiche, che vanno dall'"ugly chic" al "surreal body". Il regista Baz Luhrmann, (“Roméo+Juliette”, “Moulin Rouge”, “Australia”) ha inoltre realizzato dei video che tracciano un dialogo immaginario fra la stilista dell'inizio del XX secolo e l'erede contemporanea della maison Prada.

L'esposizione s’iscrive nel filone delle grandi retrospettive fashion inaugurato dal Costume Institute, che l'anno scorso aveva reso omaggio allo stilista Alexander McQueen coinvolgendo oltre 600.000 visitatori.

Sophie Chaudey (Versione italiana di Gianluca Bolelli)