Incontro LAV-Moncler a Milano sul tema delle piume d'oca

Moncler "non ha escluso cambiamenti nella produzione, anche verso la sostituzione delle piume, ma senza nessun impegno, trincerandosi dietro la volontà di monitorare con più attenzione la filiera di approvvigionamento delle piume": lo scrive in una nota la Lega antivivisezione (Lav), riferendo l'esito di un confronto con l'azienda, che si è svolto nella sede milanese di Moncler su richiesta dell'associazione animalista in seguito all'inchiesta della trasmissione televisiva 'Report'.

L'incontro, cui hanno partecipato per la Lav il presidente Gianluca Felicetti e il responsabile moda etica Simone Pavesi, e per Moncler il direttore esecutivo Fabrizio Ruffini e il direttore della comunicazione Cristina Giugnoli, si è tenuto dopo che negli ultimi giorni la Lav ha avviato un'azione di sensibilizzazione che ha fatto pervenire all'azienda centinaia di mail di cittadini contrari allo sfruttamento delle oche.

"Le rassicurazioni di Moncler - ha commentato Pavesi - non ci hanno convinti. Qualunque sia la filiera di approvvigionamento, le oche subiscono gravi violenze per la spiumatura in vivo". Per Felicetti, invece, "Moncler, come ogni altra azienda che utilizza piume, ha la grande opportunità di intraprendere una strada virtuosa per lo sviluppo di pratiche commerciali eticamente sostenibili, che quindi non prevedono l'uso di materiali di origine animale come le piume, come chiedono ormai a gran voce i consumatori".