Ansa
12 mag 2021
In Italia l'e-commerce tocca quota 32,4 miliardi nel 2020
Ansa
12 mag 2021
Nel 2020 gli acquisti online degli italiani sono cresciuti del +3,4% e hanno raggiunto i 32,4 miliardi di euro. Una dinamica caratterizzata fortemente dagli effetti della pandemia che hanno generato un andamento opposto tra i comparti di prodotto - cresciuti del +45%, pari a 25,9 miliardi di euro - e quelli di servizio, al contrario, calati del -52%, per un valore degli acquisti online ridotto a 6,5 miliardi di euro. I dati sono stati presentati questa alla XVI edizione del Netcomm Forum.
Secondo l'ultima indagine dell'Osservatorio e-commerce b2c - Netcomm School of Management del Politecnico di Milano, i comparti di prodotto hanno registrato online, nel 2020, una crescita esplosiva: in valore assoluto vi è stato un incremento di 8 miliardi di euro rispetto al 2019, trainati da Informatica ed Elettronica di consumo (+1,9 miliardi di euro), Food & Grocery (+1,3 miliardi di euro) e Arredamento e Home Living (+1,1 miliardi di euro). Nei servizi è il comparto Turismo e trasporti a generare il drastico calo degli acquisti e-commerce B2c con una riduzione rispetto al 2019 di circa 6,7 miliardi di euro.
La penetrazione dell'online sul totale acquisti retail, complice il crollo dei consumi offline a causa delle restrizioni al commercio fisico dovute alla pandemia, registra un significativo balzo in avanti e passa dal 7% del 2019 al 9% del 2020. L'e-commerce è in questo particolare momento storico l'unico motore di crescita del commercio e gioca sempre più un ruolo rilevante e decisivo nelle strategie dei merchant e dei retailer, spiegano dal Netcomm Forum.
''Per continuare a sostenere l'evoluzione digitale delle imprese e contribuire con la rete del valore del digital retail alla crescita del sistema economico italiano occorre un cambio di paradigma, ovvero ragionare con una visione di 'Connected Economy' che aggreghi e sappia creare sinergie per cittadini, consumatori, imprese e Pubblica Amministrazione”, commenta Roberto Liscia, presidente di Netcomm. “É necessario sviluppare un programma concreto di transizione al digitale che supporti e faciliti le imprese in un processo definitivo e irreversibile, connettendo sistematicamente i distretti, le filiere industriali, gli organi pubblici e le imprese, affinché si possano offrire ai cittadini e ai consumatori benefici e servizi in linea con i nuovi stili di vita e supportare le aziende nell'essere sempre più sostenibili e competitive''.
''Rispetto alle prime stime negative, l'e-commerce b2c italiano ha chiuso il 2020 con un saldo positivo di crescita. Il brusco calo registrato dai servizi - in primis dal comparto Turismo e Trasporti - è stato infatti più che compensato dalla straordinaria crescita dei prodotti, spinti dal nuovo lockdown introdotto negli ultimi due mesi dell'anno", afferma Riccardo Mangiaracina, responsabile scientifico dell'Osservatorio e-commerce b2c School of Management del Politecnico di Milano.
"La pandemia ha avuto un duplice impatto. Da un lato, contrariamente a quanto si possa pensare, ha frenato la crescita del mercato e-commerce b2c in Italia, che certamente sarebbe stata più elevata senza l'emergenza sanitaria, con l'eccezione di alcuni settori merceologici come il Food & Grocery in cui ha provocato un'accelerazione del mercato online. Dall'altro ha anche modificato gli equilibri tra online e offline forzando l'offerta a soddisfare le mutate esigenze di consumo e ad accelerare il suo processo di digitalizzazione e spingendo i consumatori a un utilizzo più frequente dei canali online. Questi cambiamenti sono segno di una generale maturazione che permetterà all'e-commerce b2c italiano di continuare a crescere anche nel 2021. In particolare, ci aspettiamo un ulteriore aumento degli acquisti online trainato da un consolidamento nei comparti di prodotto e da una leggera ma significativa ripresa dei servizi'', conclude Mangiaracina.
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