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20 ago 2014
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In arrivo un maxi piano per il Made in Italy

Pubblicato il
20 ago 2014

"Il 29 agosto lanceremo il più grande piano per il Made in Italy mai varato in Italia. Con obiettivi chiari e misurabili: 50 miliardi di esportazioni in più entro il 2016, 20.000 aziende esportatrici in più, 20 miliardi di investimenti diretti esteri in più all'anno''. Ad annunciarlo è il viceministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, in occasione della pubblicazione dei dati sulle esportazioni italiane all’estero nei primi 5 mesi dell’anno.

Il viceministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda


"Secondo Eurostat nel periodo gennaio-maggio 2014 l'Italia ha segnato il più forte miglioramento in valore assoluto in Ue della bilancia commerciale con l'estero rispetto all'anno precedente. Le imprese italiane che si sono internazionalizzate corrono", commenta Carlo Calenda, che in un’intervista recente al Sole 24 Ore già dichiarava: "La crescita può arrivare solo dalle imprese che vanno messe nelle condizioni di essere più competitive per intercettare quella domanda internazionale di Italia che già c’è e non bisogna creare dal nulla".

"L'Italia è il Paese con il maggior potenziale di crescita inespresso. Per non far perdere questo treno alle imprese servono riforme", affermava ancora il viceministro.

Per accelerare l’internazionalizzazione delle aziende italiane e attrare maggiori investimenti esteri, il governo di Matteo Renzi si appresta a lanciare un piano straordinario chiamato “Sblocca Export”. Quest’ultimo si inserisce nel progetto “Sblocca Italia” che sarà approvato con un decreto e un disegno di legge nel consiglio dei ministri in programma per fine agosto.

Il piano prevede un pacchetto di misure e un intervento straordinario di circa 130 milioni di euro che andrà ad aggiungersi ai fondi già sbloccati. “Questo ci metterebbe nelle condizioni, per la prima volta nella storia, di essere allo stesso livello degli altri Paesi europei”, spiegava all’inizio dell’estate Carlo Calenda.

Le misure mirano soprattutto ad aiutare le medie imprese che hanno prodotti eccellenti ma che non riescono ad andare all'estero. Saranno quindi proposti dei voucher da 10.000 euro per le Pmi che intendono utilizzare dei manager temporanei che si occupano di internazionalizzazione. Sono previsti 25 milioni di euro per coprire 2.500 imprese. C’è la volontà inoltre di investire per lavorare con le catene della grande distribuzione.

Sono previste poi una piattaforma e-commerce per le Pmi e delle iniziative di promozione per attrare più media e buyer in alcuni eventi, come è stato fatto lo scorso giugno a Firenze durante l’ultima edizione di Pitti Uomo. Ispirandosi al modello Pitti di giugno sarà potenziato il sistema fieristico per rafforzare 15 grandi eventi con Expo 2015 come punta di diamante. Sarà scelto un evento fieristico per settore di riconosciuta rilevanza internazionale su cui concentrare le risorse.

L’ultimo punto del piano tocca l’Ice. L’Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane dovrebbe, infatti, essere ulteriormente riformata per adottare una struttura più snella.

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