8 mag 2013
In Italia è giunta l'ora di Roger Dubuis
8 mag 2013
Roger Dubuis, Maison di Alta Orologeria contemporanea creata nel 1995 a Ginevra, ha annunciato il 7 maggio l’inizio di un nuovo capitolo della propria storia in Italia. Il marchio, acquistato da Richemont Group nel 2008, è gestito dal 1° aprile 2013 a tutti gli effetti, anche in Italia, dalla filiale locale della multinazionale svizzera del lusso, attraverso un team dedicato. Le funzioni commerciale, marketing, comunicazione e servizio post vendita sono attualmente interne alla filiale e rispondono al brand Manager Italia del marchio.
Il CEO internazionale del brand, Jean-Marc Pontroué, ha fatto gli onori di casa in Palazzo Bagatti Valsecchi in via Santo Spirito a Milano, la splendida location scelta per presentare in anteprima i progetti di sviluppo della Maison nel nostro paese. Focus sulla strategia commerciale, la distribuzione e la visibilità della Maison nei punti vendita; il servizio al cliente dalla formazione dei venditori alla garanzia sui prodotti; senza trascurare la presentazione delle nuove collezioni e i programmi di comunicazione.
"A livello Europeo l’italia è oggi il terzo Paese per Roger Dubuis, dopo Svizzera e Francia, grazie anche al grande afflusso di turisti stranieri, in particolare cinesi. Il marchio conta attualmente una distribuzione attraverso 15 punti vendita italiani selezionati e un solo shop-in-shop. L'obiettivo a 3 anni è quello di valorizzare il brand all'interno dei punti vendita, facendo in maniera che vi sia uno shop-in-shop in ognuno di essi. Vogliamo arrivare ad una presentazione adeguata per un prodotto che vale fino a 250.000 euro, in maniera che la clientela lo percepisca nel modo giusto”, ha spiegato a FashionMag.com Jean-Marc Pontroué.
Roger Dubuis, che si posiziona oggi tra i 15 top marchi presenti sul mercato italiano, sviluppa il 50% del proprio fatturato attraverso la vendita dei modelli della collezione Excalibur, icona del brand, che comprende segnatempo declinati sia al maschile, sia al femminile. Due terzi del fatturato sono realizzati con l’offerta di orologi maschili e un terzo, invece, con la gamma Velvet, interamente femminile. La Maison conta oggi 17 boutique monomarca a livello mondiale, che diventeranno 20 entro la fine dell'anno fiscale in corso (Marzo 2014). "Parigi New York e Tokio sono città in cui vorremmo aprire delle boutique, tutto dipende dalle opportunità di location che si presenteranno", precisa il Ceo. La maison puo' contare acnhe su 106 multimarca a livello mondiale e 60 shop in shop, che diventeranno 90 entro marzo 2014.
Hong Kong e Macao rappresentano oggi il 40% del business di Dubuis, seguite da Giappone, Svizzera e Stati Uniti. La Maison conta oggi 250 dipendenti, di cui 160 orologiai e 4.500 modelli prodotti in un anno, tutti in grado di vantare una produzione certificata 100% "Poinçon de Genève" (il "Punzone di Ginevra" è il più alto riconoscimento per un orologio). Istituito legalmente nel 1886 e concesso dallo Stato di Ginevra a pochi orologiai selezionati, il Poinçon de Genève offre la garanzia ufficiale che il movimento meccanico dell’orologio è stato fabbricato a mano, assemblato e regolato a Ginevra, e che rispetta i rigorosi standard di un’ineccepibile fattura, secondo dodici criteri storici. Tutti i componenti di un movimento contrassegnato con il Poinçon de Genève sono rifiniti a mano e finemente decorati, compresi quelli nascosti alla vista.
L’attenzione di Roger Dubuis, oltre che all’eccellenza del prodotto, è rivolta anche alla qualità del servizio. Attraverso Richemont Italia il brand è in grado di mettere a disposizione, oggi, l’assistenza post vendita attraverso un centro dedicato a Milano. La marca offre inoltre un’estensione della garanzia al 3° anno grazie ad un semplice form da compilare su Internet. L’estensione della garanzia è prevista, allo stesso modo, anche sulle riparazioni.
La casa madre Richemont, che ha in portafoglio prestigiosi marchi del lusso tra cui Cartier, Van Cleef & Arpels, Piaget, Vacheron Constantin, Jaeger-LeCoultre, IWC, Panerai and Montblanc ed è quotata alla Borsa di Zurigo, pubblicherà i risultati annuali il 16 maggio prossimo, ma ha preannunciato a fine aprile che i profitti netti dell'esercizio chiuso il 31 marzo dovrebbero mettere a segno un +30% rispetto all'anno precedente. Nei nove mesi chiusi il 31 dicembre 2012, il fatturato di Richemont si era attestato a 7,97 miliardi di euro (+17%).
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