Import/Export: l’OMC prevede una ripresa degli scambi nel 2017
Dopo una debole crescita dell’1,3% degli scambi commerciali nel 2016, l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) confida in una ripresa nel 2017 al +2,4% e prevede una crescita dal +2,1% al +4% nel 2018. Un ottimismo mitigato, tuttavia, dal rischio crescente di protezionismo.
“Il commercio ha le potenzialità di rinforzare la crescita a livello mondiale se i movimenti di beni e l’offerta di servizi tra le frontiere resteranno per la maggior parte senza restrizioni”, ha dichiarato Roberto Azevedo, Direttore Generale dell’OMC. “Tuttavia, se i decisori politici cercheranno di rimediare alle perdite nel campo del lavoro locale con restrizioni severe sulle importazioni, il commercio non potrà contribuire a stimolare la crescita e potrebbe addirittura rappresentare un freno per la ripresa”.
Un’inquietudine a livello politico che appare come una delle ragioni delle performance negative rilevate nel 2017, secondo l’OMC, insieme al voto sulla Brexit e sulle incertezze causate da una campagna presidenziale americana particolarmente focalizzata sul discorso commerciale.
A causa di tutto ciò, le importazioni dei Paesi sviluppati hanno proseguito la loro crescita a un ritmo rallentato. Affermazione che viene confermata dagli scambi nel settore tessile-abbigliamento dell’Unione Europea, dove le importazioni ed esportazioni non hanno raggiunto variazioni superiori all’1% lo scorso anno, secondo l’Istituto Francese della Moda. Da parte loro, i Paesi in via di sviluppo hanno raggiunto un loro equilibrio, malgrado un primo trimestre complicato.
Per l’anno in corso, il World Trade Outlook Indicator dell’Organizzazione non è sul verde, ma ci arriva vicino. Gli ordini per l’export mostrano un indice di 102,2 e le spedizioni di container un indice di 101. L’anno dovrebbe registrare anche una crescita degli scambi via aerea, con un carico aereo internazionale che presenta un indice di 105,8.
Le inquietudini per il 2017 si basano soprattutto sulle misure future di Washington, sulle tensioni persistenti in Turchia e, più recentemente, sui problemi diplomatici tra le due Coree. Anche l’elezione presidenziale francese è sotto i riflettori, con la preoccupazione di una “Frexit”, che destabilizzerebbe l’Unione Europea sul lungo periodo.
Versione italiana di Laura Galbiati
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