21 gen 2021
Il tessile pratese gioca di squadra contro la crisi. “Ora tocca alla politica”
21 gen 2021
Le associazioni industriali pratesi uniscono le forze contro la crisi innescata dal coronavirus lanciando un appello alla politica perché sostenga il rilancio del distretto, guidato dal tessile-abbigliamento.
Cna Toscana Centro, Confartigianato Imprese Prato e Confindustria Toscana Nord hanno elaborato un documento strategico che coinvolge Governo e Regione Toscana, dedicato agli interventi prioritari per la salvaguardia e il rilancio dell’economia locale.
Nella conferenza stampa di presentazione del piano, a cui hanno preso parte i vertici delle tre organizzazioni, è stato sottolineato come i prodotti del settore moda siano stati i più colpiti all’interno del settore manifatturiero.
“La crisi in corso”, è stato osservato, “si configura per Prato come la terza grande prova in soli 20 anni e rischia di incidere sul percorso di assestamento degli ultimi anni con una discontinuità irreversibile. Mai come in questo momento storico serve il pieno sostegno degli attori pubblici con le migliori e più coraggiose scelte di politica industriale e infrastrutturale, con azioni e risorse che devono coinvolgere tutti i diversi gradi di responsabilità, dal Governo fino agli enti locali, passando per i nostri rappresentanti in Parlamento, il cui impegno sarà dirimente per portare a Prato i risultati necessari a vincere questa battaglia”.
Con l’intento di definire le misure urgenti utili a recuperare una situazione definibile come grave e preoccupante, è stato attivato un Osservatorio Economico che sarà realizzato con il contributo scientifico di Irpet.
La tutala e il ristoro delle attività economiche sono considerati interventi prioritari nel documento, che affronta anche i nodi del rilancio e stila un programma a medio e lungo termine che ridisegna, potenziandoli, i fattori di contesto in grado di favorire le attività produttive.
Fra gli obiettivi strategici menzionati nel figurano gli incentivi alla crescita dimensionale e ai riassetti organizzativi; e ancora incentivi e contributi a fondo perduto, anche attraverso i fondi strutturali europei oltre che come voce del Recovery Fund, per strategie aziendali mirate alla sostenibilità, all'economia circolare e all'approvvigionamento energetico; risorse per la transizione digitale.
Sul versante infrastrutturale viene citata un a programmazione impiantistica per lo smaltimento dei rifiuti tessili che restituisca competitività alle imprese, diminuendo i costi e puntando sui rifiuti riciclabili e sostenibili.
Molto spazio è dedicato anche all'intermodalità, “inspiegabilmente” assente dai macro-obiettivi del Recovery Plan ma importante per Prato e per lo sviluppo del suo interporto; la concretizzazione dei progetti in corso, dal potenziamento della rete ferroviaria alla realizzazione della metrotramvia di collegamento con Firenze e con il suo aeroporto.
Altri capitoli menzionati nel documento riguardano i finanziamenti per l’internazionalizzazione, la formazione e l’assunzione di giovani, le azioni a supporto di liquidità ed export, l’estensione fino al 31 luglio 2021 della Cig straordinaria Covid-19 e Fsba, senza oneri a carico delle imprese, l’alleggerimento degli oneri fiscali e meccanismi di ristoro, con l'eliminazione strutturale dell’Irap e il superamento dei codici Ateco con criteri basati invece sui fatturati.
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