Il tedesco Ernst Gamperl vince il primo ‘Loewe Craft Prize’
Il tedesco Ernest Gamperl ha vinto il ‘Loewe Craft Prize’, battendo gli altri 25 finalisti nella prima edizione del nuovo premio creato dal marchio di lusso spagnolo.
Progettato per unire gli universi del design, dell'architettura, del giornalismo e della curatela museale, il ‘Craft Prize’ è il frutto dell'ingegno di Jonathan Anderson, l’uomo dell'Ulster nominato direttore creativo di Loewe nel 2013.
“Il lavoro di Ernst Gamperl ha qualcosa che trasmette una voce unica e e la fisicità di questi pezzi sarà importante per molti anni a venire”, ha detto Anderson.
Accanto ad Anderson, la giuria includeva Gijs Bakker, artista del gioiello e cofondatore di Droog Design; Rolf Fehlbaum, ex CEO di Vitra; Naoto Fukasawa, direttore del Japan Folk Crafts Museum; Enrique Loewe, presidente onorario della Loewe Foundation; Deyan Sudjic, direttore del London’s Design Museum; Benedetta Tagliabue, architetto e membro della giuria del ‘Pritzker Prize’; e Stefano Tonchi, caporedattore di “W Magazine”.
Gamperl, che ha ricevuto il premio a Madrid dalle mani di Charlotte Rampling, ha vinto la somma di 50.000 euro. Tutti i finalisti saranno presenti in una mostra che apre a Madrid l'11 aprile, con successive tappe a New York, Tokyo e Londra.
Laureato in ebanisteria, Gamperl è un maestro della tornitura del legno, che ha studiato in Germania e Italia. Ha presentato dei contenitori giganti scavati da un enorme quercia vecchia di 300 anni sradicatasi durante una tempesta. Il trattamento di argilla, terra e polvere di pietra di Gamperl si combina con l'acido tannico naturale del legno donando una sorprendente finitura organica.
“Come azienda, apprezziamo l’artigianalità nel senso più puro della parola. È in questo che si trova la nostra modernità”, ha detto Anderson, che per creare questo concorso è stato ispirato proprio dagli inizi di Loewe come cooperativa artigianale nel 1846.
Menzioni speciali sono state assegnate a Yoshiaki Kojiro, un vetraio giapponese che ha fuso il vetro con l’ossido di rame; e ad Artesanías Panikua, un tessitore messicano che ha usato le fibre di grano per creare divinità del Sole ispirate alla mitologia degli indigeni Purépecha, la comunità da cui proviene.
Ogni artigiano di più di 18 anni poteva partecipare alla competizione, purché il loro lavoro combinasse un'applicazione pratica innovativa con un concetto artistico originale. In tutto, oltre 4.000 artigiani, di età compresa tra i 20 anni e gli oltre 80, provenienti da oltre 75 Paesi, hanno partecipato a questo primo concorso.
Versione italiana di Gianluca Bolelli
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.